Viterbo 15 marzo 2005 - ore 1,15- “Io ho sostenuto seriamente la necessità di presentare una lista a Viterbo. Ero pronto a candidarmi nel collegio di Nepi”. Il ministro Maurizio Gasparri ha i modi gentili ma appare deciso e “bellicoso”. Qualcuno poteva aver immaginato che Meroi & c. avessero loro fatto la ressa per chiedere a Gasparri di candidarsi a Viterbo. In realtà sembra che le cose siano andate diversamente con il ministro che voleva scendere in campo a tutti costi e i viterbesi che hanno preferito non dare battaglia subito, visto che ci sono le elezioni e “per il bene di An”. Insomma un generale che voleva a tutti i costi battersi in campo libero. Non capita tutti i giorni.
Gasparri, ieri prima della presentazione della candidatura alle regionali di Mario Lega, non ha però mancato di spiegare che era a Viterbo per la campagna elettorale senza fini eccessivamente “cruenti”.
“Verrà il momento ha spiegato Gasparri per discutere di certe decisioni che sono state prese. Sono rammaricato per alcune scelte che sono state fatte. Sono dispiaciuto per la situazione che ha coinvolto Bianchini. In ogni caso sono qui per la campagna elettorale. Per sostenere il candidato alla presidenza della Provincia e per Mario Lega, candidato alle regionali. Tutti i leader della coalizione dovrebbero fare la stessa cosa”.
Il ministro spiega anche il perché la lista che doveva essere guidata da Meroi alla fine non è stata presentata.
“E’ stato il senso di responsabilità di persone come Meroi e Gabbianelli che ci ha portato a non presentare la lista. Io a dire il vero ero il più estremista, in questo senso. Credo che qualcuno abbia tirato troppo la corda non permettendo di andare ad una campagna elettorale serena per le provinciali e per le regionali. La discussione su queste cose per ora è sospesa. Le discussioni su questioni statutarie sono sospese, altrimenti si farebbero altri danni”.
Insomma per ora tutti in campagna elettorale ma dopo il 4 aprile ci sarà il giorno del giudizio e a dirlo è un ministro.
Dopo le dichiarazioni alla stampa il ministro ha incontrato i militanti di An per la presentazione della candidatura di Mario Lega alle regionali.
Sul palco insieme a lui: Paolo Bianchini, Marcello Meroi, Giancarlo Gabbianelli, Mario Lega, Mauro Rotelli.
E sono partiti subito gli interventi. Con Bianchini che invita a votare An: “Votiamo An, votiamo pesantemente An. E votiamo Mario Lega. Perché così dimostriamo che si vince non grazie a questa federazione”.
E Lega: “Bisogna battersi per riportare Alleanza nazionale ai fasti di una volta”
“Non siamo qui per una poltrona ha aggiunto Gabbianelli -. Non siamo qui per corrompere qualche giovane affinché pugnali alle spalle suo fratello. Nella figura di Paolo Bianchini si identificano tutti coloro che hanno subito queste candidature. Non badiamo al fatto che il bilancio del comune di Viterbo è passato con il minimo dei voti. Non accogliamo certi avvertimenti”.
E’ stata poi la volta di Gasparri.
“Noi i conti li facciamo con i voti ha ribadito pubblicamente il ministro -. Difendiamo così il partito da certe scelte bizzarre. Qualcuno ha certamente commesso degli errori di valutazione. Ma ci sarà un tempo per discuterne. Certo qualcuno avrebbe dovuto avere più senso di responsabilità. Mi sembra che si sia abusato della predisposizione di questa provincia a votare a destra. Votando Lega daremo un contributo alla vittoria di Storace. Per ora accantoniamo queste vicende. Ma va chiarito che sono solo accantonate”.
Alla riunione hanno partecipato Battistoni, Marini e Santucci.