Viterbo 15 marzo 2005 - ore 9,15- Senza Filtro - Egregio signor Scaramuccia.
Ho riflettuto a lungo se valesse la pena rispondere o no alla sua sterile e strumentale polemica.
Ho deciso di farlo per sgombrare il campo da ogni malinteso e lo faro' nella maniera piu' breve possibile.
Mi sono limitata a rispondere a delle domande precise di giornalisti in una sorta di conferenza stampa telefonica in occasione del mio concerto a Viterbo.
Essere una cantante non mi impedisce di avere delle opinioni in merito alla realtà che mi circonda.
Scendendo nello specifico penso e continuo a pensare che non si puo' continuare a considerare quella in Iraq missione di pace quando a migliaia tra civili e militari cadono ogni giorno per quella che in realta' e' e rimane, per me, una guerra di interessi economici. Si, signor Scaramuccia, le sembrera' strano ma considero anche i militari, (e i nostri soprattutto che sono peraltro insufficientemete equipaggiati ), vittime di questo inganno.
Non capisco chi possa sentirsi offeso, (a parte lei naturalmente) da queste dichiarazioni, che sono frutto della mia personale opinione, ed avere delle opinioni, e la liberta' di asprimerle non mi sembra che debba, (almeno fino ad oggi) considerarsi un reato, qualsiasi mestiere si faccia.
Mi permetta un'ultima considerazione: cantare a Viterbo non mi fa sentire, (cito le sue parole), "in casa d'altri", ma in una citta' del mio paese, e il termine, (cito ancora le sue parole), " padroni di casa" , mi lascia davvero perplessa, non credo che i suoi concittadini meritino di avere padroni, ne' di destra e ne' di sinistra.
Distinti saluti.
Fiorella Mannoia.