Viterbo 16 marzo 2005 - ore 14,10- Egregio Direttore,
Sento il dovere di intervenire su alcune affermazioni che un nostro Ministro, un parlamentare locale ed altri hanno pubblicato sul suo sito, non per allungare il brodo di una polemica che a me pare vuota di contenuti ed avvilente per coloro che desiderano sinceramente un rafforzamento del Primato della politica, ma per cercare di chiarire una volta per tutte il significato delle parole, in primis di REGOLA
Per evitare l'uso equivoco delle parole tipico della retorica , il primo passo da fare consiste nel concordare una definizione esauriente e coerente dell'oggetto di cui si discute. Occorre pertanto individuare l'oggetto in discussione, cioè di cosa si stia parlando. Se non compiamo questo passo, non riusciremmo a parlare in modo coerente dell'oggetto in questione - non saremo d'accordo con noi stessi - e incorreremo in equivoci con gli altri, cioè non saremo d'accordo neanche con loro. L'ambiguità delle parole può essere sfruttata a proprio vantaggio da chi comunica a fini retorici; ma per chi va in cerca della verità, è un limite e un problema. Diceva pressappoco così Socrate (il filosofo).
E una premessa essenziale per sgombrare il dubbio del più semplice dei cittadini di che cosa sia una regola, come nasca, chi la debba rispettare e chi sia tenuto a vigilare che venga rispettata in una moderna democrazia.
Alcune regole nascono per esempio attraverso processi di partecipazione alla loro costruzione allinterno delle organizzazioni (assemblee, congressi etc.), regolamenti, statuti e quantaltro che tutti i membri sono tenuti a rispettare, anche se rivestono cariche di rilevanza nelle organizzazioni in parola e, nel caso specifico, nel Partito.
ALLEANZA NAZIONALE è il Partito dei valori e delle regole e non vedo come un nostro Ministro possa metterle in discussione dal momento che tra le altre occupa un posto di Alta Amministrazione in cui si producono quotidianamente regole (rectius norme) a cui i cittadini tutti sono chiamati a conformarsi.
Delegittimare quindi una Federazione di un Partito liberamente espressa da un Congresso ed una Giunta ricomposta, in termini di rappresentatività delle componenti, dal Presidente Fini (che molto opportunamente infatti non è intervenuto in questa incresciosa querelle che ahimè continua anche a 15 gg dalla chiusura della campagna elettorale) questo significa infrangere le regole.
Ritenere di poter forzare una votazione di una lista di candidati alle provinciali passata in Giunta con 12 voti favorevoli e solo tre contrari (Gabbianelli, Meroi, Lega - quelli dei potenti in democrazia non è che valgono il triplo sic!) questo sì vuol dire infrangere le regole.
Ed allora qualcuno ci spieghi quale grave violazione avrebbe commesso la Federazione Provinciale AN di Viterbo, se non quella di resistere dignitosamente a pesanti interferenze esterne di soggetti non aventi titolo, per Statuto e Regolamenti, volte a modificare scelte fatte nellesclusivo interesse del Partito al di sopra di logiche correntizie.
Le minacce di conti da fare ad elezioni avvenute poi sono un altro modo indiretto e stravagante di infrangere le regole, traducendosi in un camuffato invito a sostenere sì la CDL, ma più tiepidamente AN, per far inanellare una cattiva figura alla Federazione (senza forse tenere in considerazione il fatto che in una Provincia fatta di piccole sezioni lanalisi del dopo voto è un gioco da ragazzi!).
Sempre della serie ho visto cose che voi umani
Nel ringraziarla per la cortese ospitalità le porgo i miei più cordiali saluti
Il Vicepresidente Provinciale AN
dott. Bruno Barra