Viterbo 17 marzo 2005 - ore 0,50 - Per iniziativa dell’Università della Tuscia e dell’Amministrazione Provinciale di Viterbo giovedì 17 Marzo 2005, alle ore 16:30 presso l’Aula Magna di S. Maria in Gradi si terrà un convegno per presentare la nuova pianificazione faunistico venatoria della Provincia di Viterbo.
Al convegno parteciperanno numerosi relatori dell’Università della Tuscia, dell’Amministrazione Provinciale,ed altri appartenenti al mondo professionale. Il Piano Faunistico Venatorio è uno strumento di pianificazione che si colloca nel Piano Territoriale di Coordinamento, che rappresenta il più ampio livello di programmazione provinciale.
Dopo i saluti del Magnifico Rettore prof. Marco Mancini, del Preside della Facoltà di Agraria Eddo Rugini e delle Autorità si snoderà una serie di relazioni che ripercorrono, nella sequenza logica e temporale, i momenti principali della redazione del Piano Faunistico venatorio Provinciale. Nella realizzazione della pianificazione, per le sue precipue competenze è fortemente impegnata la Facoltà di Agraria dell’Ateneo Viterbese ed il Dipartimento di Produzioni Animali il cui Direttore, prof. Alessandro Nardone, svolgerà il ruolo di moderatore del convegno.
Dopo una presentazione del piano nel suo complesso, da parte del coordinatore del gruppo di lavoro prof. Andrea Amici, verranno prodotte le più aggiornate statistiche sull’attività di incremento della fauna selvatica e sulla venatoria raccolte dal Dr. Mauro Gianlorenzo della Amministrazione Provinciale.
Per quanto riguarda la metodologia, per prima cosa verrà esposto l’uso del GIS per le applicazioni faunistiche. Il prof. Lorenzo Boccia illustrerà i tematismi necessari ed i miglioramenti tecnici apportati dal personale del DAF- Dipartimento di Tecnologie, Ingegneria e Scienze dell'Ambiente e delle Foreste. Tali indispensabili strumenti sono il materiale di base per lo studio del territorio al fine di identificare quali specie selvatiche possono essere presenti ed in quale densità.
Lo studio delle vocazionalità effettuato dal Dipartimento di Produzioni Animali fornirà le indicazioni sia ad un livello provinciale che per i singoli istituti fornendo le direttrici su cui si dovrà muovere la gestione delle singole specie. Passando alla parte applicativa del piano la gestione del capriolo verrà illustrata dalla dottoressa Lilia Orlandi della DRE Am-Italia, mentre per il cinghiale, Il Dr. Fioravante Serrani riporterà i numerosi studi effettuati dal Dipartimento di Produzioni Animali, e le statistiche degli ultimi anni raccolti dall’Osservatorio per lo studio e la gestione delle risorse faunistiche.
L’ultima relazione, affidata al Presidente dell’Ordine degli Agronomi Dr. Alberto Grazini, riguarderà gli effetti che la nuova politica agricola comunitaria prevedibilmente avrà sulla fauna selvatica.