Viterbo 18 marzo 2005 - ore 0,50 -Senza Filtro -
Al Direttore di Tuscia Web
La Federazione Provinciale di AN non può che prendere atto delle esternazioni del candidato alle regionali Mario Lega laddove mette in luce la diversità di concezione della politica che caratterizza il suo gruppo di appartenenza: vincere per conquistare AN e non fare prigionieri dopo la resa dei conti.
Una scelta di campo.Una politica incentrata sul potere come fine. Lega trascura con incomprensibile leggerezza che il potere va usato solo come mezzo per amministrare nellinteresse del Partito e soprattutto del Territorio.
Lega ha dimenticato disinvoltamente che il Partito che lui e i suoi amici disconoscono, a livello locale, lo ha candidato nelle liste di AN per il Consiglio Regionale del Lazio, su precisa iniziativa del Presidente Provinciale del partito Senatore Bonatesta.
Insomma il VicePresidente uscente della Provincia ignora, speriamo inconsapevolmente, i fondamentali di AN così come scaturiti dai congressi di Fiuggi, di Bologna e di Verona.
Accettare questa candidatura come candidatura di servizio sarebbe stato un dovere per chi intende rispettare il progetto politico espresso da un Congresso e reso esecutivo da una Giunta che è stata ricomposta, in termini di rappresentatività delle componenti, dallo stesso Presidente Fini.
Infrangere queste regole, che si ispirano allo statuto di AN, ai principi, ed ai valori che caratterizzano da sempre la sua azione politica, potrebbe apparire come la dichiarazione di un candidato che, espresso dal Alleanza Nazionale, si chiami poi, alla bisogna, fuori dal Partito stesso che lo ha nominato, mettendosi agli ordini di un gruppo.
Viceversa, la politica dellattuale Federazione Provinciale di Alleanza Nazionale,in linea con le direttive regionali, è incentrata sul continuare insieme, per far crescere il territorio e per dare risposte precise ai cittadini.
Lega dovrebbe forse meglio riflettere sul fatto che se tutti gli altri partiti vogliono che Alleanza Nazionale perda, se tutti auspicano il ridimensionamento di questa Alleanza Nazionale e dei suoi rappresentanti territoriali evidentemente si riconosce alla Federazione Provinciale il merito di non aver mai accettato compromessi, di voler rafforzare il primato della politica - restituendola ai viterbesi e sottraendola dalle ingerenze di chi ha altri motivi per insediarsi nella nostra Provincia ed anche quello di pretendere che la politica sia al servizio del nostro territorio e non dei "soliti noti".
Esprimersi in termini di conquista interna e di resa dei conti oltre a dare il segno inequivocabile di non operare nellesclusivo interesse del Partito e quindi del Territorio non può che disorientare il corpo elettorale portato a credere che le prossime consultazioni servano più a risolvere questioni di supremazia personale che non a dare risposte concrete alle aspettative dei cittadini .
il Vice Presidente
dott. Bruno Barra