Viterbo 18 marzo 2005 - ore 0,50 -Senza Filtro -Siamo alle solite, situazioni di caos ed inefficienze che scaricano effetti devastanti sui cittadini.
Parliamo della questione del recupero dei crediti agricoli per i contributi INPS non pagati e cartolarizzati. Stanno arrivando in questi giorni agli agricoltori Viterbesi centinaia di intimazioni di pagamento che minacciano il sequestro dei beni se non viene pagato il dovuto entro 5 giorni.
Queste intimazioni di pagamento sono state inviate, dalla concessionaria del servizio di riscossione, anche a quegli agricoltori che hanno, da mesi, presentato istanza all’INPS per la riduzione delle sanzioni e per la rateizzazione del debito, così come previsto dalla Legge Finanziaria 2004.
In questo caso le intimazioni di pagamento sono ingiustificate perché l’istanza all’INPS avrebbe dovuto sospendere la procedura esecutiva di riscossione del credito.
Con circolare n. 42 dell’ 11 marzo 2005 l’INPS ha ribadito la sospensione degli atti ingiuntivi ed il rafforzamento del servizio di ricezione e valutazione delle istanze degli agricoltori.
Invitiamo pertanto tutti gli agricoltori che hanno presentato all’INPS istanza di sospensione e rateizzazione dei debiti contributivi, a respingere l’intimazione di pagamento in attesa che l’INPS valuti l’istanza stessa.
Il Presidente Cia
Petronio Coretti