Viterbo 18 marzo 2005 - ore 0,50 -Senza Filtro -“E’ gravissimo che la Misericordia di Montalto sia costretta a chiudere i battenti perché la Asl di Viterbo non eroga i pagamenti dovuti per le prestazioni effettuate dall’associazione in convenzione con il 118. La direzione generale dell’Azienda deve provvedere subito a sanare il debito”. Ha preso immediatamente posizione il consigliere regionale Giuseppe Parroncini, dopo che i volontari della Misericordia hanno dovuto decidere di tagliare i servizi.
“Il ruolo della Misericordia, così come di tante realtà del volontariato, è prezioso. L’associazione svolge un servizio di primaria importanza in un comune strategico, che si affaccia su una importante arteria quale l’Aurelia, purtroppo la strada statale che miete il più alto numero di vittime ogni anno, e che in estate registra un aumento della popolazione. Si aprirebbe, con la chiusura della Misericordia, una vera e propria emergenza. La Asl -dice Parroncinini- deve responsabilmente prenderne atto. Ci vorrebbe davvero poco -aggiunge- per attivare una rete solidale tra i servizi pubblici, il non profit ed il volontariato e garantire così prestazioni essenziali. Invece, le stesse cooperative sociali convenzionate con l’Azienda sanitaria sono in difficoltà”.
Ma il consigliere regionale non si ferma qui. “Ho predisposto una lettera indirizzata alla direzione della Asl, alla quale chiedo l’elenco delle consulenze e gli importi a queste destinati, per sapere se risponda al vero la notizia che verrebbero pagati più di 2 milioni e mezzo di euro per poche decine di consulenze. Insomma, ci si spieghi perché non si trovano i soldi per le associazioni che garantiscono servizi vitali, mentre sembra che per le consulenze -conclude Parroncini- la crisi di cassa non esista”.