Viterbo 18 marzo 2005 - ore 0,50 -Senza Filtro -Dopo oltre cinquant'anni dal giorno della sua erezione sul colle di Medea, in provincia di Gorizia, l'Ara Pacis Mundi, il monumento-sacrario dedicato al ricordo dei caduti e dei dispersi di tutte le guerre, è stato equiparato a tutti gli effetti ai cimiteri di guerra, così come il monumento-sacrario di Leonessa (Rieti), eretto per onorare i resti e la memoria dei 23 civili uccisi dai tedeschi il 7 agosto 1944. La commissione Difesa del Senato, infatti, ha approvato all'unanimità, in sede deliberante e in via definitiva, un apposito disegno di legge presentato dal senatore di AN Michele Bonatesta.
"Sono veramente onorato -dichiara Bonatesta- per il fatto che un riconoscimento del genere, atteso da anni da chi ha vissuto direttamente ed indirettamente il dramma delle ultime guerre, porti la mia firma. L'Ara Pacis Mundi di Medea, così come il monumento-sacrario di Leonessa, è un monumento destinato a ricordare nel tempo il sacrificio di guerra quale elemento fondamentale per esaltare la comune volontà di universale pacificazione, nell'affermazione della fratellanza tra tutti i popoli, nel rispetto dei diritti e della dignità umana".
"Con l'approvazione definitiva di questa legge, che corona l'attesa di migliaia di congiunti ai quali la sorte più nefasta aveva finora negato ogni possibilità di affettuosa, cristiana pietà verso i loro cari -prosegue l’esponente di AN- l'Ara Pacis Mundi di Medea diverrà l'immagine virtuale dell'unico, immenso sepolcro in Italia nel quale è custodito ciò che concretamente resta del ricordo dei caduti di ogni tempo e, con essi, anche il dolore ed il pianto delle madri, delle spose e dei figli, dolore nel quale si identificano vicende umane che non si possono cancellare e che, anzi, sono di monito perenne affinché gli orrori delle guerre non abbiano a ripetersi. Per tutto ciò che il monumento medesimo racchiude e idealmente esprime nei più alti valori morali, umani, civili ed architettonici -conclude Bonatesta- il Senato non poteva non riconoscere l'esigenza della sua conservazione e protezione, quale bene da salvaguardare non solo a memoria di quanti, in ogni tempo, sono scomparsi nel pauroso turbine della guerra ma anche affinché le nuove generazioni traggano da tale opera validi motivi di riflessione per un più costante e fattivo impegno a favore della pace".
Estremamente soddisfatto per il risultato ottenuto anche il presidente dell'Associazione famiglie caduti e dispersi in guerra, il viterbese Igino Achilli, il quale, nel ringraziare Bonatesta per "l'instancabile impegno profuso" e il leader di AN Gianfranco Fini, al quale invierà una lettera, sottolinea che "il provvedimento risponde all'esigenza di assicurare al sacrario di Medea, da parte dello Stato, quelle cure e quella conservazione di cui finora si è fatto carico solo l'associazione da me presieduta".