Viterbo 18 marzo 2005 - ore 3,07 - I big della politica sbarcano a Viterbo. Nella tarda mattinata è stata la volta del ministro dell’Ambiente Altero Matteoli, che è venuto a San Martino a tenere a battesimo la candidatura per le regionali di Antonio Fracassini (An). La sera al teatro San Leonardo è arrivato Walter Veltroni, sindaco di Roma.
Il primo, alla presenza di Gabbianelli, Soggiu, Gemini, ha risposto alle domande più diverse. Dall’autostrada Civitavecchia Grosseto al ponte sullo stretto. Dalla propulsione ad idrogeno alla trasversale. Sulla situazione di An a Viterbo, con un partito sostanzialmente spaccato in due, Matteoli ha mostrato di non essere del tutto informato. E’ rimasto stupito del fatto che un ministro, Gasparri, avesse avuto intenzione di dare vita a una lista autonoma rispetto a quella di An.
“Quella dell’amico Gasparri ha affermato Matteoli non nascondendo il suo stupore e un pizzico di incredulità sarà stata certamente una provocazione. Certamente An sta attraversando un momento difficile a Viterbo a causa delle prese di posizione di Bonatesta. Ma va detto che poi si è trovato un accordo sulla gran parte delle questioni. Sulla linea politica non ci sono contrasti. I contrasti ci sono solo sulle liste. Ma questo è normale e non mi scandalizza. Per anni, nel partito, mi sono occupato di liste e so come vanno queste cose”.
Insomma un tentativo di smorzare i toni.
Interessante la posizione sul nucleare. “Per costruire nuove centrali nucleari ci vorrebbero dai dieci ai quindici anni. Per individuare i siti forse altrettanti. A quel punto la tecnologia dell’idrogeno sarà sicuramente matura e allora questo significa che l’Italia è fuori dal nucleare”.
Il ministro si è detto favorevole sia all’alta velocità che all’autostrada Civitavecchia Grosseto che, a suo parere, costringerebbero poi a realizzare le trasversali. Poche speranze, però, il ministro ha dato per quanto riguarda la trasversale. Ha spiegato, infatti, che essendo la Fano Grossetto a buon punto, sarà più difficile che la si porti a termine.
Al Teatro San Leonardo nel pomeriggio è stata la volta di Alessandro Mazzoli e di Veltroni.
L’incontro è stato introdotto da Severo Bruno. Di fronte a un teatro pieno ha parlato prima Mazzoli.
“Il governo del centrodestra in Provincia ha detto il candidato presidente - ha portato la nostra economia ai minimi storici. Marini aveva detto, a suo tempo, che non era necessario un programma. E che l’unico punto del programma era il raddoppio della Cassia. Ma non sono riusciti a fare neppure questo. E’ un bilancio fallimentare questo del centrodestra. Sia la Regione che la Provincia non sono riuscite a realizzare neppure un’opera significativa nel Viterbese. A tutti i livelli hanno solo pensato a favorire gli amici degli amici. Tre sono i punti fondamentali del nostro programma. Il lavoro, il completamento della trasversale e delle altre infrastrutture, compreso l’ammodernamento della Cassia, il turismo e l’agricoltura di qualità”.
Non è mancato un cenno alla questione dell’unità del centrosinistra.
“Bertinotti da questo palco ha sottolineato la necessità di andare uniti al ballottaggio. Noi fin da adesso siamo disponibili a firmare un accordo unitario. E con Piero Marrano presidente riusciremo a riprendere la Provincia”.
E intervenuto poi Veltroni che ha dato una piccola ma significativa lezione su come si amministra bene.
“Da quando il centrodestra è al governo ha detto il sindaco di Roma il paese, in base ai dati forniti dalla Banca d’Italia, ha perso il 25 per cento di competitività. In questa Italia delle apparenze c’è una Italia che fatica ad arrivare alla fine del mese. Arrivare alla fine del mese è stato sempre difficile, ma mai come in questo momento”.
Non sono mancate le battute con la Lega che prima se l’è presa con i napoletani, poi con i romani ed ora, esaurito il centrosud, se la prende con la Cina.
E poi sul rilancio del paese.
“Si riacquista competitività attraverso la scuola, la ricerca, l’università. La competitività è data, in un paese come il nostro, dalla qualità”.
E sul piano amministrativo ha sottolineato l’importanza dell’attenzione a quanto dicono i cittadini, alle loro esigenze.
“Mi auguro ha concluso Veltroni che la coalizione riesca a ritrovare l’unità. Troppo spesso le divisioni della sinistra hanno fatto vincere la destra”.
Il tutto mentre a Roma, il ministro leghista delle Riforme istituzionali, Calderoni, si dimetteva e il governo andava sotto sul decreto omnibus.