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Per rispondere ad un esponente dei Ds
Marini torna sulla questione dell'autentica delle firme
Viterbo 22 marzo 2005 - ore 0,50 - Senza Filtro - Vannino Chiti ha scoperto lacqua calda svelando che ho autenticato le firme per la lista di Alternativa sociale. Lo avevo già dichiarato io stesso alla stampa lo scorso 12 marzo.
Così il presidente della Provincia di Viterbo, Giulio Marini, replica allesponente dei Ds che ha ieri pomeriggio lo ha accusato di aver aiutato la lista della Mussolini ad autenticare le firme necessarie alla presentazione della lista per le regionali.
I rappresentanti di Alternativa sociale - continua Marini - mi hanno spiegato di non avere nel Viterbese né consiglieri comunali né provinciale del loro partito e quindi di essere impossibilitati a far autenticare le firme. Ma non lo hanno chiesto a Giulio Marini in quanto esponente di Forza Italia ma in qualità di presidente della Provincia e di legale rappresentante dellente. Ed io, per garantire limparzialità delle istituzioni e consentire a una forza politica di partecipare alle elezioni le ho autenticate. Cosa avrei dovuto fare, nascondermi o scappare? Chi ha un ruolo istituzionale ha dei doveri. E autenticare le firme rientra tra quei doveri.
Subito dopo Marini aggiunge: Un conto è autenticare le firme delle persone che si sono presentate al mio cospetto documento alla mano, un altro è aver autenticato firme che poi sono risultate false nel Lazio e in altre parti dItalia. Vannino Chiti dovrebbe preoccuparsi di questo secondo aspetto della vicenda. O forse teme che non tutti i suoi compagni di partito o di schieramento che hanno autenticato le firme per Alternativa sociale possano dimostrare di avere la coscienza a posto come il sottoscritto.
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