Viterbo 22 marzo 2005 - ore 18,58 - Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso presentato da Alessandra Mussolini. E dispone l'ammissione della sua lista "Alternativa Sociale" alle elezioni regionali del Lazio.
La lista era stata esclusa dal Tar del Lazio, in seguito ad irregolarità riscontrate nelle firme raccolte.
Il consiglio di Stato, invece, ''accoglie l'appello e, in riforma dell' ordinanza impugnata, accoglie l' istanza cautelare proposta in primo grado e dispone l'ammissione delle liste alla competizione elettorale''.
Alternativa sociale potrà, quindi, partecipare regolarmente alla competizione elettorale del Lazio.
"Finalmente il Consiglio di Stato ha dimostrato che c'è una giustizia e un'amministrazione trasparente - ha esclamato la Mussolini alla notizia della sentenza - Non ci speravo più: sono distrutta ma felice".
Piero Marrazzo (Centrosinistra): "Abbiamo sempre rispettato le sentenze, lo stesso faremo con questa. E una decisione che non cambia di una virgola il mio modo di portare avanti la campagna elettorale.
Qualsiasi sia il quadro delle liste concorrenti continuerò a portare avanti con fiducia il mio dialogo con gli elettori sui problemi del Lazio, sul suo futuro, sulla necessità di rimediare ai tanti danni che la destra in cinque anni di governo ha provocato.
Al di là delle mille manovre tutte interne alla destra, sento un clima positivo crescere ogni giorno di più intorno al centrosinistra che penso sinceramente vincerà queste elezioni".
Francesco Storace (An): "E la prova che non c'è un regime".
Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi) «Mi sembra che il Consiglio di Stato abbia rivelato che le famose firme non erano false. La vera sorpresa, a quanto ho capito, è questa. Quanto meno, dunque, la falsità di quelle firme non era acclarata. È stato montato un caso su firme non false. Mi attendo le scuse da chi ha montato il caso e ha parlato di complotto della sinistra. Questa sentenza li sbugiarda. Ora basta, è ora che la parola torni agli elettori».
Alessandro Cè (Lega): "E' una istigazione alla illegalità. Detto questo sotto il profilo morale politicamente parlando penso che Francesco Storace dovrà affrontare qualche difficoltà in più ma non credo che la Cdl sarà particolarmente danneggiata da questo fatto»
Antonio Di Pietro (Italia dei valori): «Evidentemente il diritto di partecipare alle elezioni, previsto dalla Costituzione, ha prevalso sulle violazioni della legge ordinaria che le irregolarità delle firme presentate dalla lista AS di Alessandra Mussolini contenevano»
Ignazio La Russa (An) : «Una sentenza abnorme.Sulla base dei dati inequivocabili che abbiamo a disposizione, secondo i quali le firme non erano veritiere, la decisione del Consiglio di Stato mi appare sconcertante»
Teodoro Buontempo (An): «L'avevo detto dall'inizio di tutta questa storia. Era sbagliato fare polemiche, la battaglia andava condotta sulla politica, sui programmi... Ha sbagliato chi ha sollevato polemiche, soprattutto all'interno di spazi politici vicini. In politica gli spazi politici vanno semmai occupati, colmati. E poi, la Regione ha dalla sua quello che ha fatto, che ha realizzato. Invece queste due settimane che ci separano dal voto saranno tutte all'insegna di questa storia. Hanno sbagliato tutti quelli che hanno creato la polemica».