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Verrà cosi garntito il lavoro a 53 persone
Tuscia Service, firmato il protocollo d'intesa
Viterbo 22 marzo 2005 - ore 0,50 - Senza Filtro - Ieri pomeriggio, nella Sede della Regione Lazio, è stato sottoscritto il protocollo dintesa della Tuscia Service, la società per azioni, a capitale pubblico, creata per garantire la stabilizzazione occupazionale ai 53 addetti a lavori socialmente utili o a lavori di pubblica utilità presenti nel Viterbese.
Il documento è sottoscritto dallassessore regionale alle Politiche del Lavoro Giorgio Simeone, dal presidente della Provincia di Viterbo Giulio Marini e dai sindaci (o da loro rappresentanti dei comuni di Onano, Blera, Canino, Tuscania, Latera e Oriolo Romano, nonché dallamministratore delegato della Proteo Spa, Anna Cinzia Bonfrisco.
La Tuscia Service si occuperà di cura del territorio, mense scolastiche e per anziani, servizi cimiteriali, supporto attività amministrativa, trasporto intercomunale, servizi alla persona, manutenzione edifici scolastici.
Tra laltro, al fine di garantire la piena occupazione ai 53 lavoratori la nuova Spa potrà erogare servizi a persone in temporanea difficoltà. Per quanto riguarda i linfanzia, oltre a servizi di tipo tradizionale come asili e nidi, la Tuscia Service fornirà anche attività di baby parking, gestione di centri ricreativi, culturali e di tipo residenziale. Prevista anche attività di supporto alle famiglie quali pulizia della casa, spesa, disbrigo di pratiche amministrative, burocratiche ed altri servizi di segretariato sociale.
La società verrà partecipata per un periodo minimo di cinque anni dalla Regione, tramite la Proteo Spa, dalla Provincia, dai comuni che hanno sottoscritto il protocollo dintesa e da altri enti o aziende pubbliche che decidessero di aderire.
Soddisfazione per la soluzione individuata a favore dei lavoratori socialmente utili o addetti a lavori di pubblica utilità è stata espressa dal presidente della Provincia, Giulio Marini e dallassessore alle Politiche del Lavoro Massimo Gemini, che ha curato tutti i passaggi che hanno portato alla firma del protocollo dintesa. Riteniamo che quella individuata hanno detto Marini e Gemini possa essere la strada migliore sia per garantire continuità occupazione a lavoratori precari e, al contempo, ampliare notevolmente la gamma dei servizi offerti alla cittadinanza, soprattutto alle fasce più bisognose.
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