Civita Castellana Marrazzo e Parroncino a fianco degli operai della Ceramica
Viterbo 24 marzo 2005 - ore 0,50 -Senza Filtro - Sulla vicenda dei ceramisti di Civita intervengono Marrazzo e Parroncini.
La dichiarazione di Marrazzo
La situazione dei lavoratori di Civita Castellana è figlia del totale disinteresse mostrato dalla Regione nei confronti di una situazione che, da tempo, chiedeva mirate politiche di intervento strutturale. Ci si poteva muovere in questi anni, si poteva investire, si potevano mettere in campo precise strategie industriali.
Non si è fatto nulla, ci si è limitati ad assistere ad una progressiva emorragia di posti di lavoro senza che da parte dellattuale Amministrazione regionale si sia mosso un dito per tamponarla. Oggi la mia solidarietà va ai lavoratori ed alla loro legittima protesta. Il futuro governo di centrosinistra darà ai lavoratori di Civita Castellana quelle risposte che non hanno avuto in cinque anni di governo della destra.
Piero Marrazzo
La nota di Parroncini
Sosteniamo lappello dei ceramisti di Civita Castellana e delle loro organizzazioni sindacali per la convocazione immediata delle parti sociali da parte del governo nazionale. E quanto dichiara il consigliere regionale Giuseppe Parroncini, il quale ha voluto portare, stamani, la propria solidarietà alle centinaia di lavoratori che hanno occupato i binari presso la stazione di Orte.
I ceramisti delle stoviglierie fanno bene a non fidarsi del governo. Anche un anno fa era stato dichiarato, dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, limpegno per lattivazione del tavolo di concertazione interministeriale per affrontare la crisi e rilanciare il distretto, ma nulla è accaduto. Ci si aspettava, dopo la manifestazione dei giorni scorsi a Palazzo Chigi, che fosse subito spedita la lettera per la convocazione delle parti. Anche stavolta, però, si perde tempo -sottolinea Parroncini- di fronte ad una crisi drammatica.
In questa vicenda, cè un altro aspetto sconcertante. Viene da chiedersi: ma la Regione dove sta? Il centrodestra continua ad essere clamorosamente assente. Anche per questo, cè bisogno, alla Regione, di un nuovo governo, capace di attivare una vera concertazione con tutti gli attori del territorio, per fare sistema e poter determinare -conclude il consigliere regionale- una seria politica industriale.