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Secondo il consigliere regionale Giuseppe Parroncini
Va sostenuto lappello del Comitato per la ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte
Viterbo 24 marzo 2005 - ore 16,50 -Senza Filtro - Non può cadere nel vuoto il nuovo appello del Comitato per la difesa e lo sviluppo della Civitavecchia-Capranica-Orte, ferrovia che ha un ruolo strategico nel sistema ferroviario dellItalia centrale. E quanto afferma il consigliere regionale Giuseppe Parroncini.
Il Comitato ha voluto riproporre allattenzione delle istituzioni e delle forze politiche lurgenza della riattivazione di questa tratta, per il cui ripristino sono stati spesi, nello scorso decennio, quasi 200 miliardi delle vecchie lire e nel 1998 erano stati stanziati 123 miliardi, sempre delle vecchie lire, dei quali si è persa ogni traccia. I Ds hanno più volte chiesto alla Regione, negli ultimi cinque anni, una seria, puntuale e concreta verifica relativamente allipotesi di riuso della ferrovia. Purtroppo, non è stato manifestato, da parte dellEnte, alcun interesse verso questa infrastruttura, osserva Parroncini.
Credo invece che la riapertura della Civitavecchia-Capranica-Orte debba essere tra le priorità della prossima amministrazione regionale. Posso citare sia lo studio della Facoltà di Architettura dellUniversità degli Studi Roma Tre, sia documenti più recenti: si evidenzia limportanza della ferrovia per il trasporto dei passeggeri e delle merci, in questultimo caso anche nella prospettiva del centro merci di Orte e per facilitare il collegamento tra il Porto di Civitavecchia e le acciaierie di Terni, così come la rilevante valenza turistica della tratta. In effetti -prosegue il consigliere regionale- la scarsa dotazione di infrastrutture rappresenta una forte criticità per lo sviluppo di settori economici chiave.
Penso al turismo. Un solo esempio. E di qualche giorno fa la notizia che la Eur SpA ha firmato con lAutorità dei Porti di Roma un protocollo in base al quale ai turisti che sbarcheranno a Civitavecchia da 950 navi da crociera delle più grandi compagnie del mondo sarà offerta una nuova tappa turistica della capitale. Nel 2004 Roma ha registrato un incremento notevole di visitatori provenienti proprio da Civitavecchia. E grave che la Tuscia non disponga di infrastrutture e servizi efficienti per attrarre almeno una parte del flusso turistico che il Porto è riuscito a calamitare. Il ripristino della Civitavecchia-Capranica-Orte offrirebbe, per la valorizzazione turistica dei pregevoli beni culturali ed ambientali presenti lungo la linea, una opportunità -conclude Parroncini- davvero straordinaria.
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