Viterbo 25 marzo 2005 - ore 0,50 - “Hanno fatto una sorta di outing, ed è venuta fuori tutta la rabbia contro il nome Mussolini”, Alessandra Mussolini, arriva tardi, intorno alle 14, a Viterbo. Ed ha appena il tempo di fare una breve conferenza stampa al Caffè Schenardi, per poi ripartire per Frosinone. Niente bagno di folla, quindi. Solo un incontro con il giornalisti. D’altra parte lo dice lei stessa come stanno le cose.
“In molti mi dicono che abbiamo avuto una grande esposizione sui mezzi di comunicazione. Ma la verità è che la nostra macchina elettorale è stata fermata. Qui a Viterbo non abbiamo ancora un manifesto sulle plance. Altro che vantaggio. Questa è una campagna elettorale anomala. Non vi dico cosa stanno facendo. Solo la lista Storace sta spendendo decine di miliardi di vecchie lire per la propaganda. Ci odiano, ma questo vuol pure dire che siamo importanti”.
Insomma, la rottura con i suoi ex amici di partito sembra totale, ad iniziare da Storace anzi “Storacher” come lo chiama la Mussolini.
“Con Stohacher avremo la possibilità di fare un solo confronto quello del 29 alla Rai. Mi sarebbe piaciuto avere un confronto, ma lui preferisce evitare”.
La Mussolini arriva alla questione che la ha vista protagonista in queste settimane.
“Quando qualcuno vuole escludere a tavolino una formazione politica, si mette a repentaglio la democrazia. Significa che c’è chi non vuole avversari nella battaglia politica. Significa che c’è chi vuole rimanere al potere senza avere avversari che lo possono sostituire”.
Insomma una sorta di regime, secondo la nipote di Mussolini.
Non mancano cenni alle priorità programmatiche.
“La truffa più grossa è stata l’introduzione dell’euro. In Italia ci sono 22 milioni di poveri. Noi ci rivolgiamo ai ceti mediobassi. Puntiamo sul lavoro per i giovani e le donne. Sulla priorità dei diritti degli italiani rispetto agli extracomunitari non in regola. Io sento di avere dalla nostra parte i cittadini. Quando ero nel camper, la cosa che mi ha impressionato di più è stata la solidarietà dei cittadini poveri che si sentono discriminati rispetto agli extracomunitari”.
Sul confronto elettorale.
“Nel Lazio sono l’unica candidata donna contro due uomini. In Campania contro tre. A decidere su tutta la vicenda di queste settimane, sarà il popolo con il voto. Le elezioni non sono affatto inficiate. E’ inutile che continuino a dire che le elezioni saranno annullate. Questo non è vero. Vogliono solo non mandare a votare i cittadini. A meno che non si abbia in mente che non si debba far vincere per forza qualcuno”.
Sulle firme raccolte da Alternativa Sociale.
“Bisognerà vedere cosa è accaduto veramente. Dovrà essere la magistratura a pronunciarsi. Volevano escluderci senza che si fosse pronunciato un giudice. Senza che i fatti fossero accertati. Non ci speravo, ma siamo riusciti a battere chi voleva escluderci a tavolino”.
Durissima con Alleanza nazionale.
“Dentro Alleanza nazionale, anzi Arroganza nazionale, ci sono stata 12 anni, avessero mai raccolto le firme, si prendevano i nomi sugli elenchi telefonici. La verità è che questo sistema di presentazione delle liste è fallito”.
Nessuna accordo con i poli.
“Chi milita in Alternativa sociale è fuori dai poli. Da questa sorta di multinazionali della politica che combattiamo. Non faremo accordi con nessuno per i ballottaggi. Né di qua né di là. Daremo indicazione di non appoggiare nessuno”.
Per la Mussolini non c’è neppure nessuna possibilità di un accordo con An e il Polo in prospettiva, magari per le prossima politiche.
“Mai più con Alleanza nazionale”, sentenzia.