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Interviene il consigliere regionale Giuseppe Parroncini
"Si deve puntare sulla creazione dei sistemi turistici locali
Viterbo 27 marzo 2005 - ore 0,50 - Senza Filtro - Lanalisi della Confesercenti, che, in occasione della Pasqua, fa il punto sullandamento non entusiasmante del settore turistico, evidenziando la voglia di ripresa tra gli operatori, stimola la riflessione sullurgenza di attivare efficaci sinergie tra pubblico e privato per spingere il settore. E quanto afferma il consigliere regionale Giuseppe Parroncini, il quale, proprio per parlare di valorizzazione turistica del territorio, si è incontrato, ieri sera, a Tuscania, con un gruppo di imprenditori alberghieri e della ristorazione.
Anche in tema di turismo, il Lazio -osserva Parroncini- viaggia a due velocità, con Roma, che, grazie allimpegno del Comune e della Provincia, sta attuando un lavoro intelligente, il cui effetto è una forte ripresa del settore, con interessanti presenze internazionali. Nel resto della regione, la situazione è invece preoccupante. Ho ascoltato le valutazioni degli operatori, i quali puntano lattenzione, in primo luogo, sulle note carenze infrastrutturali, che, di fatto, ci isolano sempre di più dalla capitale e dalle regioni limitrofe e non ci consentono di attrarre turismi di nicchia e nuovi flussi, come, per esempio, quello dei turisti che sbarcano a Civitavecchia dalle navi da crociera delle più grandi compagnie del mondo.
Aspetti altrettanto importanti affrontati dagli imprenditori riguardano -prosegue il consigliere regionale- la fruibilità dei beni culturali, oggi non adeguatamente assicurata, e lesigenza di una promozione efficace, da realizzare anche attraverso eventi culturali di grande spessore, di un patrimonio di ricchezze storiche, archeologiche, naturalistiche e termali, nonché di tradizioni locali, straordinario ma ancora poco conosciuto. Alla base dello sviluppo del settore, deve esserci una seria programmazione, che, purtroppo, finora è mancata.
Ritengo che, per rilanciare leconomia della Tuscia ed il turismo, occorra lavorare per specializzare il territorio, adottando strategie distrettuali che ne valorizzino le identità, la qualità culturale ed ambientale. Per ciò che riguarda il settore specifico, compete alla Regione -dice Parroncini- anche aggiornare la legislazione vigente, al fine di riordinare le funzioni in materia turistica e di attivare nuovi strumenti. Noi pensiamo che debbano essere realizzati, come è avvenuto in altre regioni, i cosiddetti sistemi turistici locali, aree nelle quali pubblico e privato dovranno cooperare per confezionare il prodotto turistico, organizzare e promuovere lofferta integrata dei beni culturali ed ambientali, dei prodotti dellartigianato e dellenogastronomia. Altro punto importante è listituzione dellOsservatorio regionale sul turismo, strumento tecnico che dovrà essere alla base delle politiche per il settore: cè bisogno di fare ricerca e di studiare i flussi, affinché sia programmato -conclude- lutilizzo delle risorse.
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