Viterbo 2 marzo 2005 - ore 15,40 - Senza Filtro - Poiché sono in atto tentativi di capovolgere realtà evidenti (lultimo viene dal comitato per la lista Storace), vorrei puntualizzare quanto segue.
Lospedale di Ronciglione subì un colpo gravissimo per i lavori di messa a norma delle camere operatorie (1997 1999), che per anni non furono aggiornate alle leggi in vigore, come riscontrarono i NAS dei Carabinieri. Si colse loccasione per razionalizzare la spesa sanitaria, come si diceva una volta. I reparti di ostetricia e chirurgia chiusero per non riaprire mai più. La spiegazione fu che non si potevano lasciare duplicati dei reparti presenti allospedale di Belcolle, a mezzora di strada.
Furono decisioni certamente spiacevoli. Era possibile evitarle? Si può discutere a lungo su questo; va considerato, però, che in quegli anni molti ospedali nel territorio chiusero, tra cui lOspedale di Orte e di Vetralla. E un concetto troppo difficile questo? I piccoli ospedali erano destinati alla chiusura. Il comitato pro Storace allora farebbe bene a chiedersi perché lo stesso destino non toccò agli ospedali di Ronciglione e di Montefiascone, i più vicini a Belcolle e quindi esposti a rischio maggiore.
La risposta è semplice: quei due ospedali furono accorpati al Polo Centrale, insieme a Belcolle e caratterizzati con strutture e servizi che altri non avevano, come la chirurgia del giorno (Day Surgery) a Ronciglione, lematologia a Montefiascone. Ai due ospedali fu assicurato un futuro, proprio perché erano portatori di servizi unici.
Particolare di non scarso rilievo fu che a sostenere questi argomenti era un senatore della maggioranza politica che governava il Paese: il sindaco Antonio Capaldi. Questa è la storia recente, altro che Capaldi ha chiuso lospedale. Devo ancora incontrare un sindaco che chiude un ospedale sul proprio territorio, dopo aver imposto una tassa (laddizionale IRPEF) per finanziare la messa a norma della sale operatorie, raccogliendo, tra cittadini ed enti, circa 400 milioni di vecchie lire.
Quindi, va bene che siamo in campagna elettorale, ma per favore, limitiamo le sciocchezze allessenziale.
La situazione attuale: è vero che si sta facendo demagogia e campagna elettorale sullospedale? Vediamo: a parole, tutto va bene, non si chiude, anzi si potenzia, ma i fatti sono ben altri. Qual è lattenzione dellazienda verso il SantAnna?
E normale che un intero ospedale si chiuda per tutta la durata dei lavori di messa a norma degli impianti (proposta iniziale, poi faticosamente rientrata)? E vero o no che il laboratorio analisi, struttura molto efficiente, si voleva trasformare definitivamente in centro prelievi e che solo lintervento della commissione regionale alla sanità ha stoppato la direzione generale? E vero o no che il reparto di lungo degenza è stato chiuso il 20 novembre per lesecuzione dei lavori di messa a norma, che inizieranno chissà quando? Non è vero che lazienda si è fatta scadere la concessione edilizia per quei lavori? Non è vero che un ascensore è guasto da agosto e quasi paralizza la struttura, tanto che per trasportare dei pazienti deceduti, dal reparto alla camera mortuaria, è stato necessario chiamare il 118?
E vero o falso che un alto funzionario dellazienda, braccio destro del Direttore Generale (giugno scorso), si rivolgeva al personale invitandolo a trovarsi un posto, perché di lì a poco si sarebbe chiuso tutto? E non è vero che si potrebbe potenziare la Day Surgery, che adesso è ridotta al lumicino, attivando la seconda camera operatoria, con due infermieri in più, dimezzando le liste dattesa? Corrisponde a verità o no che il personale del primo soccorso è stato trasferito a Belcolle?
Potrei continuare, ma anche solo questi argomenti dimostrano come non ci sia nessuna volontà da parte della direzione di mantenere attivo lospedale ai livelli attuali. Si dimostri con i fatti e non con le parole roboanti che le cose non stanno così.
Per ultimo, nessun consigliere di minoranza del comune di Ronciglione, si è sentito in obbligo di partecipare alliniziativa presso la Regione Lazio. Grazie, in nome di tutti i cittadini.
Il sindaco di Ronciglione
Giancarlo Bianchini