Viterbo - Parroncini risponde all'attaco di Storace “Nonostante la propaganda per la Cassia siamo all'anno zero”
Viterbo 30 marzo 2005 - ore 17,50 - Senza Filtro -“Storace è molto nervoso. Lo capisco. Nella Tuscia, dove, in cinque anni, ha solo tagliato qualche nastro in occasione di finte inaugurazioni nella sanità, non può vantare impegni mantenuti né cantieri aperti per la mobilità. Si tranquillizzi: la Cassia è, da sempre, una priorità nei programmi del centrosinistra. La stessa cosa non può dire, invece, la maggioranza di centrodestra alla Regione Lazio, che, in tema di infrastrutture, ha fatto solo annunci e continua a prendere in giro i cittadini, pur sapendo bene che la Cassia, come è emerso anche nell’ultima seduta del Cipe, resta tra le opere da finanziare”. Così il consigliere regionale Giuseppe Parroncini, candidato nella lista Uniti nell’Ulivo, risponde al presidente della Regione sulla Cassia.
“Sono note le posizioni espresse, negli ultimi cinque anni, da me, dal gruppo dei Ds alla Regione e dalle altre forze del centrosinistra sulle scelte per dotare la Tuscia di una rete di collegamenti viari efficienti. L’impegno per la Cassia, così come per la Trasversale e l’Aurelia, è riproposto, con coerenza, tra i primi punti del mio programma. Ed è in cima ai pensieri di Piero Marrazzo, il quale, proprio sull’importanza dell’ammodernamento della Cassia, si è pronunciato a più riprese, come nell’intervento al convegno organizzato a Viterbo dai Ds, nel mese di dicembre, sulle infrastrutture.
Piuttosto Storace vuole evitare di spiegare ai cittadini alcuni fatti che non possono essere smentiti: nel 2002, aveva detto agli industriali che i lavori per la Cassia sarebbero partiti entro il 31 dicembre dello stesso anno; nel cronoprogramma pubblicato nel Bollettino Ufficiale all’inizio del 2003, aveva indicato l’approvazione del progetto nel primo semestre, l’apertura del cantiere nel secondo ed il completamento della nuova Cassia alla fine del 2005, nonostante l’ammodernamento dell’arteria non fosse stato inserito tra i progetti con corsia preferenziale. Poi nell’estate del 2003, quando si era capito che l’iter non sarebbe stato rispettato, l’assessore ai Lavori Pubblici, per tranquillizzare i sindacati e le associazioni di categoria della provincia di Viterbo, aveva affermato che la giunta avrebbe lavorato per garantire la definizione del progetto e l’approvazione entro l’anno”, ricorda Parroncini.
“La realtà è una sola: nonostante la propaganda, per la Cassia siamo all’anno zero. L’antica strada consolare romana versa nel degrado, in condizioni disastrose, perchè non si interviene neanche per l’ordinaria manutenzione. E’, questo, l’unico risultato tangibile del governo di centrodestra, che cerca disperatamente di deviare l’attenzione dai problemi veri per nascondere il proprio fallimento”, conclude il consigliere regionale.