Lo afferma il consigliere regionale Giuseppe Parroncini “Per ridare fiducia alla Tuscia, bisogna rompere l’omogeneità dei governi di centrodestra”
Viterbo 30 marzo 2005 - ore 0,50 - Senza Filtro -“L’omogeneità dei governi di centrodestra è stata un disastro. Come da previsioni. Eppure, cinque anni fa e nel 2001, durante la campagna elettorale, il centrodestra aveva puntato tutte le proprie carte proprio su questo argomento: l’omogeneità dei governi a tutti i livelli, dal Parlamento all’Amministrazione del capoluogo, aveva detto, rappresenterà un punto si forza, a tutto vantaggio della Tuscia. Purtroppo, c’è stata, sì, sintonia, tra governo nazionale, Regione, Provincia e Comune di Viterbo, ma solo nel decretare l’abbandono del territorio”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Giuseppe Parroncini.
“L’omogeneità sostiene- ha generato appiattimento culturale, minimalismo amministrativo, subalternità del livello inferiore a quello superiore. Tanto che, negli ultimi cinque anni, neppure un cantiere per la mobilità è stato aperto, né il Viterbese ha ricevuto uno stanziamento che lasciasse il segno. E’ mancato il sostegno ad un progetto per lo sviluppo, non si è investito nelle energie che la Tuscia esprime. Avanza la precarietà nel mondo del lavoro. Il sistema sanitario è peggiorato e le risorse umane presenti al suo interno sono mortificate. Questi i fatti, anche se, a pochi giorni dal voto, ci parlano di impegni mantenuti e cercano di raccontarci un’altra realtà”.
“Non possiamo permetterci ancora questo centrodestra. Per ridare fiducia ai cittadini, c’è bisogno di cambiare -conclude Parroncini- alla Regione Lazio come alla Provincia di Viterbo”.