Viterbo 31 marzo 2005 - ore 0,50 - Senza Filtro -Il primo aprile alle 17, 30 a Piazza Farnese a Roma, Marrazzo sarà insieme a Prodi. Ma il suo ultimo discorso per chiudere la campagna elettorale lo farà a Viterbo, probabilmente in piazza Benedetto Croce in serata.
“Chiuderò qui a Viterbo ha spiegato ieri mattina, davanti agli iscritti di Cgil Cisl Uil a Pianeta Benessere, Piero Marrazzo proprio perché qui ci sono anche le provinciali. E si andrà al ballottaggio a cui si arriverà anche attraverso alcuni momenti di dialettica interna al centrosinistra. Io non evito di prendermi le mie responsabilità politiche, di essere un punto di riferimento sicuro per tutto il centrosinistra Viterbese”.
Come dire che nonostante ci siano due candidati per le Provinciali nel centrosinistra, per il ballottaggio si tornerà ad essere uniti per battere il centrodestra. E a quel punto Marrazzo promette di essere in campo.
Non sono mancati alcuni passaggi interessanti nel discorso di Marrazzo.
Riferendosi ai toni aspri della campagna elettorale. “Anche noi abbiamo qualche responsabilità. Il caso Unità è stato un errore. Non ci devono essere attacchi personali. In nessun caso e contro nessuno”.
E poi tornado su argomenti più generali, dopo aver affrontato i temi ormai noti della campagna elettorale. “Mi chiedono spesso a quale politico mi ispiro. La mia risposta è che mi ispiro ad un politico che ha saputo riavvicinare le istituzioni ai cittadini. Mi ispiro ad un grande presidente come Sandro Pertini”:
L’incontro era iniziato con un intervento del segretario generale della Cgil, Giovambattista Martinelli, che aveva ricordato i problemi che affliggono la provincia dalla disoccupazione, alla crisi del polo ceramico, allo smantellamento dei servizi: Telecom, Enel, gas e così via.
In rappresentanza della Cisl era presente Capostosti e per la Uil Massera. In platea: Alessandro Mazzoli, Bengasi Battisti, Giuseppe Parroncini, Giancarlo Torricelli.