Viterbo 5 marzo 2005 - ore 0,40 Senza Filtro -
Spett:le A. T. E. R. - Viterbo
c.a.:Presidente
Direttore Generale
Come già segnalato nella ns. precedente lettera del 24 gennaio u.s., sono arrivate a molti assegnatari d’alloggi erp della Provincia di Viterbo, lettere contenenti proposte di acquisto ai sensi della delibera della Giunta - Regione Lazio n° 571 del 2 luglio 2004.
Nella nostra nota esprimevamo perplessità su criteri, costi e modalità accordate; in ragione di ciò, in un successivo incontro tra ATER di Viterbo e Organizzazioni Sindacali si è convenuto di prorogare il termine per la presentazione delle domande di acquisto.
Notizie di stampa di questi giorni riportano che un consigliere regionale, appartenente allo stesso Partito politico del Presidente uscente della Regione Lazio, presenta una proposta di Legge per agevolare la vendita degli alloggi di Tuscania.
Non possiamo che essere soddisfatti che si stiano prendendo a cuore le sorti di numerosi assegnatari, anche se non possiamo esimerci dal segnalare quanto segue:
1) il Governo della Regione Lazio in questa legislatura - è stato assente dalle problematiche inerenti la gestione dell’edilizia residenziale pubblica nel nostro territorio;
2) prendiamo con “beneficio d’inventario” la proposta di Legge in quanto avanzata durante la campagna elettorale e che seguirà il suo iter burocratico nella prossima legislatura;
3) facciamo notare, che ci sono molti altri “casi Tuscania” nel nostro territorio; ad esempio agli assegnatari di Civita Castellana viene chiesto il rimborso dei costi sostenuti (oltre 550 milioni di vecchie lire) per urgenti e necessari interventi di manutenzione. Detti lavori non hanno risolto i problemi e sono stati più volte contestati dagli assegnatari.
Riteniamo profondamente ingiusto che vengano totalmente addebitate agli assegnatari, spese per opere di manutenzione straordinaria necessarie a garantire il godimento della casa.
Per quanto menzionato, avanziamo alcune proposte che ci auguriamo possano essere tenute in considerazione dall’Ater e dai prossimi consiglieri regionali:
A) limitare ad una minima percentuale l’incidenza degli interventi a carico degli assegnatari;
B) proporre una revisione catastale degli alloggi, con classificazione nella categoria A4 (abitazione popolare) anziché A2 (abitazione civile);
C) concordare con l’ANCI e i Comuni, una sostanziale riduzione dell’aliquota ici, poiché attualmente in molti casi gli affitti che vengo percepiti dall’Ater sono più bassi dell’ici da versare ai Comuni.
Cordialità.
il Segretario Provinciale SUNIA
Albertario Mainella