Viterbo 9 marzo 2005 - ore 16,40 -
Caro Mariani,
ho appreso da Tusciaweb della tua lettera indirizzata a Piero Marrazzo in data 5 marzo giorno della presentazione delle liste elettorali.
Comprendo il tuo stato d’animo e condivido alcuni passaggi del tuo ragionamento, ma vorrei sommessamente chiederti: quando tu affermi che il Viterbese deve essere capace di aprirsi al nuovo, che la classe dirigente si deve innovare, e che invece il tavolo regionale è stato dentro a vecchie liturgie e che non è così che si risponde alle angosce dei nostri figli…ecc. tu a queste cose ci credi davvero, o l’amarezza personale ti porta ad affermare ora tutto questo?
Perché quanto è successo a Viterbo è proprio in linea con la “vecchia liturgia” che tu stesso dici non condividere.
Tu sei stato tra gli artefici principali.
Aver prima accettato e condivise regole e percorso per una stagione di grande apertura democratica e di partecipazione dei cittadini, quale erano le elezione Primarie, e poi annullate unilateralmente per calcoli della “vecchia liturgia” ha prodotto una lacerazione profonda tra i cittadini e verso la credibilità della politica.
Sono certo che avremo tempo e modo di ritornare su questa riflessione.
Nulla sarà più come prima,il seme è stato immesso,alla fine germoglierà.
Ora però dobbiamo batterci senza risparmio per vincere le elezioni.
Le politiche neoliberiste e oscurantiste prodotte dal centrodestra al governo a tutti i livelli sono da sconfiggere definitivamente, per il bene di tutti.
Voglio salutarti, con un verso di un anonimo Indiano”.. il corpo del povero finirebbe subito in pezzi se non fosse legato ben stretto dal filo dei sogni…”
I miei sogni sono: la Pace, la Libertà, la Democrazia, il Lavoro, i Diritti, la Giustizia Sociale, la Dignità per ogni Essere Umano del Pianeta.
Questa è stata e continuerà ad essere la mia vita.