Cari Candidati,
poiché la presidenza della Provincia implica anche la presidenza dell'APT (Azienda Promozione Turistica), gradirei sapere se qualcuno di voi abbia messo in programma una riorganizzazione dell'importante ente territoriale. Infatti è ben chiaro come l'APT necessiti di una ringiovanita e di una struttura moderna e articolata.
E' altrettanto palese che altre città ci sovrastano e per questo voglio fare a titolo esemplificativo un confronto tra Viterbo e Orvieto su un aspetto particolare: la comunicazione alla stampa di spettacoli, mostre ed eventi della zona, curata in entrambi casi dagli enti di servizio turistico. E' un dettaglio ma rende bene l'idea generale.
Ho avuto modo di cogliere questa differenza in quanto, presso la redazione in cui lavoro, giungono i rispettivi comunicati.
Quando arriva quello da Orvieto, esso ha cadenza mensile e contiene giorno per giorno, per ogni appuntamento, l'indicazione completa e dettagliata di data, luogo, ora, recapiti per informazioni e indicazioni utili.
Quando giunge il comunicato di Viterbo, esso viene inviato al massimo una o due volte l'anno. Contiene mese per mese i vari eventi previsti in città e nei paesi, ma spesso la data è errata, non sono indicati luogo e ora in cui si svolgono, tantomeno i recapiti per informazioni.
Vi sembra possibile che una città con aspirazioni turistiche possa tollerare un'APT disorganizzata sia nei dettagli sia negli elementi più importanti?
Ringrazio per l'attenzione, cordiali saluti
Francesco Mecucci
francescomecucci@yahoo.it
E’ evidente che in un territorio dove il turismo e la promozione storico culturale rappresenta un settore di crescita e sviluppo l’APT deve avere caratteristiche moderne ed efficaci.
Il miglioramento di questa importante azienda di promozione e la sua riorganizzazione è un momento di fondamentale importanza per raggiungere quegli obbiettivi di sviluppo del nostro territorio legati alla valorizzazione e promozione del settore turistico.
Miglioramento e modernizzazione significa per quanto mi riguarda una condivisione di un nuovo progetto politico di sviluppo del territorio dove è essenziale la partecipazione non solo di enti ed aziende ma anche di quella rete di associazioni e movimenti che sono il grande valore aggiunto di ogni comunità.
L’APT dovrà essere un punto di snodo, per quanto riguarda la sua competenza, di questa forma partecipativa e partecipata di costruzione del nuovo modello di sviluppo del territorio.
Vorrei conoscere i programmi dei candidati relativamente alla futura politica infrastrutturale provinciale con riferimento ai diversi collegamenti che legano il ns. capoluogo alla Capitale. In particolare, mi piacerebbe sapere come intendono valorizzare i collegamenti ferroviari di cui tutti conosciamo la pessima qualità (sia in termini di livello del servizio che relativamente ai tempi di percorrenza) anche in relazione ai diversi obiettivi romani che mirano a penalizzare collegamenti veloci e diretti con il capoluogo viterbese. Grazie,
cordiali saluti.lukros@libero.it
Luca Rossi
La politica infrastrutturale della nostra provincia deve essere pensata e costruita all’interno di un progetto di sviluppo del territorio di Viterbo dove la promozione dei prodotti tipici locali è direttamente connessa alla salvaguardia del suo ambiente.
In un ambiente sanno si può sviluppare una politica di promozione dei propri prodotti .
Fino ad oggi non abbiamo assistito a questa politica di salvaguardia ambientale anzi alcune scelte sono in contrasto forte e netto con la promozione e la valorizzazione dei nostri prodotti e del nostro ambiente.
La centrale di Civitavecchia a Carbone per nulla contrastata dall’attuale amministrazione produrrà danni irreversibile alle nostre colture con una irradiazione di inquinamento che a causa i venti di maestrale colpirà il Viterbese ed in particolare l’area dei Cimini fino a Civitacastellana.
La politica dei rifiuti che ha prodotto una percentuale di differenziazione e riutilizzazione del nove per cento nella nostra Provincia ( tra i piu’ bassi d’Italia ).
La politica degli inceneritori dei rifiuti che con i loro fumi produrranno un altro elemento di forte disturbo ambientale.
La concentrazione di imprese autorizzate con procedura d’urgenza dall’Amministrazione Provinciale di Viterbo che trattano rifiuti tossici.
Non è possibile in nome di un falso progresso aggiungere altre opere che disturbano il nostro territorio senza portare benefici.
Le infrastrutture devono dunque essere pensate con questa sensibilità :
1) Si alla trasversale e subito senza altri rinvii
2) Si all ‘ammodernamento della ferrovia : raddoppio ed elettrificazione (punto essenziale per lo sviluppo anche della nostra Università )
3) No alla supercassia e si al suo ammodernamento.
Perché non avete assunto il progetto Città Futura che la regione mette a disposizione, che prevede una tutela ambientale e civile a tutto campo ('integrale' si dice oggi) e uno sviluppo adeguato alla situazione attuale in tutti i campi?. Rifutando così anche i finanziamenti disponibili da parte dell'Europa?. Adesso sentiamo sui telegiornali che tali progetti sono assunti da città della Germania, della Spagna, ecc.
Per precisare.
Il progetto é stato presentato a Viterbo ancora prima che fosse assunto dalla regione come proposta per le piccole città (come Viterbo) sia al sindaco che altre autorità che a parole si erano dette interessate.
E' meglio capire perchè né chi amministra nè chi sta all'opposizione si interessano di una trasformazione complessiva che non costa anzi fa guadagnare in salute, edilizia, sanità, e in benessere interiore (vedi progetto disponibile in regione).
Auguri
Eaco Cogliani
residente in Ronciglione sul lago di Vico.
eacus@iol.it
Presumo che il progetto Città Futura che non conosco nei particolari ragioni su di in modello di sviluppo integrato ed integrale del territorio.
Partendo dalla sue naturali risorse ed opportunità.
E’ l’unico modo per dare risposte ad un territorio in forte crisi economico-occupazionale e di identità.
Vorrei conoscere meglio il progetto.
Cari candidati,
da tre anni si sta tentando di creare a Tuscania un polo didattico per le scuole superiori.
L'assessore Provinciale (alle scuole) Pompei, dopo aver incaricato mesi prima un ingegnere e un architetto, dopo aver fatto un sopralluogo al centro sportivo di Tuscania e al terreno offerto gratis dal Comune, disse che avrebbe incaricato una ditta e che i lavori sarebbero stati fatti in project financing.
Il giorno era 19 marzo 2003, festa di s. Giuseppe (ricordo la data perchè legata ad una festa famigliare dell'assessore).
Al momento dell'incarico, il presidente Marini, in disaccordo con l'assessore Pompei, decise di impegnare la Provincia non per il Liceo di Tuscania, ma per quello di Viterbo.
Ci siano rivolti al presidente del Lazio, Storace in varie riprese: il 20 dicembre 2003, nel febbraio 2005, senza risultato e senza risposte.
La situazione è questa:
a Tuscania il Comune offre un terreno gratis e un impianto sportivo del valore di almeno 5 milioni di euro.
Nel Lazio non esiste un Liceo Scientifico Sportivo e potrebbe essere fatto a Tuscania (con costo zero sugli impianti).
Il Comune ha richiesto pure un Liceo artistico. L'IPSIA e il Liceo scientifico attuali ci sono già.
Tutti potrebbero essere ospitati in questa nuova sede.
Questo intervento potrebbe dare una spinta all'economia di Tuscania, candidata a diventare un centro regionale e nazionale (io aggiungo sempre pure "europeo") dello sport studentesco. Sport che lavora soprattutto nei mesi morti del turismo.
Il costo della costruzione sarebbe meno di 2 milioni di euro. (Se volete controllare di persona, chiedete della scuola superiore in costruzione a Civitanova Marche: costa 1.800.000,00 euro).
Domanda:
che impegno avete intenzione di prendere su questo programma di una nuova sede per le scuole superiori a Tuscania?
Grazie
Dario Mencagli
kandersen@iol.it
Le scuole sono una vera priorità che va vista nella sua globalità .
Una globalità che deve tener conto delle specificità.
Per il Liceo di Tuscanica è naturale il suo rilancio attraverso l’istituzione di un liceo ad indirizzo sportivo.
Ma la scuola e la sua programmazione deve avere come fondamento la partecipazione e la condivisione di Enti e rappresentanze studentesche e di tutti gli operatori scolastici.
L’impegno a costruire questo percorso di partecipazione che sarà il nuovo elemento di programmazione e di destinazione di risorse .
SIGNORI CANDIDATI,
SONO DECENNI CHE ATTENDIAMO IL COMPLETAMENTO DELLA CIVITAVECCHIA-ORTE INVANO, INTANTO SULL'AURELIA BIS SI CONTINUA A MORIRE.SE LO STATO PROPRIO "NON RIESCE" A REPERIRE I FONDI NECESSARI A PORTARE A TERMINE LA TRASVERSALE, LA PROVINCIA NON
POTREBBE PARTECIPARE ALL'OPERA CON UN COFINANZIAMENTO?
STESSO DISCORSO VALE PER L'AURELIA: L'ANAS NON SI DECIDE ANCORA A RADDOPPIARLA E METTERLA COMPLETAMENTE IN SICUREZZA E CONTINUANO A VERIFICARVISI INCIDENTI MORTALI, OLTRE AL CONGESTIONAMENTO CHE VI SI CREA NEI WEEK-END DELLA BELLA STAGIONE (FILE A PASSO D'UOMO DA TARQUINIA AL CASELLO AUTOSTRADALE DI CIVITAVECCHIA). LA PROVINCIA NON PUO' CREARE UNA VIA ALTERNATIVA FRA CIVITAVECCHIA E L'ARGENTARIO, COMPLETANDO LA LITORANEA FRA LE LOCALITA' SPINICCI E MURELLE E FRA MARINA DI MONTALTO E PESCIA ROMANA, MAGARI AMPLIANDO PURE LA CARREGGIATA?
ANDREA ALQUATI - TARQUINIA
Per l’Aurelia vale lo stesso discorso che per tutte le infrastrutture.
Tutto deve tener conto del modello di sviluppo e delle vocazione di un territorio.
Ok per il suo ammodernamento no al corridoio tirrenico proposto da Matteoli .
Bengasi Battisti