Elezioni Provinciali - Il candidato della Lista per la Tuscia risponde ai lettori di Tusciaweb Cassia e turismo, risponde Ugo Gigli
Viterbo 22 marzo 2005 - ore 0,40 - Pubblichiamo le prime risposte del candidato presidente Ugo Gigli.
Per formulare una domanda basta inviare una email al segiente indirizzo: redazione@tusciaweb.it
Vorrei conoscere i programmi dei candidati relativamente alla futura politica infrastrutturale provinciale con riferimento ai diversi collegamenti che legano il ns. capoluogo alla Capitale. In particolare, mi piacerebbe sapere come intendono valorizzare i collegamenti ferroviari di cui tutti conosciamo la pessima qualità (sia in termini di livello del servizio che relativamente ai tempi di percorrenza) anche in relazione ai diversi obiettivi romani che mirano a penalizzare collegamenti veloci e diretti con il capoluogo viterbese. Grazie,
cordiali saluti.
Luca Rossi
lukros@libero.it
La ringrazio per avermi offerto con la sua domanda, la possibilità di esprimere il mio pensiero rispetto ai collegamenti con la Capitale. Sono spiacente ma ritengo per dovere di onestà e per il rispetto che nutro nei confronti dei viterbesi che sia importante dire che la Cassia non si farà. Ci hanno già preso in giro abbastanza e non credo che noi meritiamo che continuino a farlo. Credo che la Cassia non si farà, almeno non per ora. Sarà così a mio parere, fino a quando Roma non avvertirà in maniera forte l'esigenza di raggiungere la nostra Provincia. Solo quando saremo in grado di renderci "attraenti" agli occhi dei romani, potremo sperare che si realizzi la Cassia che fino ad allora resterà un sogno.
Credo che sia fondamentale o almeno per me lo è, parlare in maniera chiara ai cittadini, rispettarli. Uno dei motivi infatti che mi ha indotto a creare la Lista per la Tuscia è stata proprio la sensazione di non poter più accettare di essere illuso e preso in giro. Di certo, se come spero, i viterbesi dovessero scegliermi come il loro presidente, prometto una sola cosa: il mio impegno per far si che ricorrano tutte le condizioni affinchè la Cassia si faccia. Finora infatti ci si è concentrati sulla denuncia della malattia piuttosto che sui possibili rimedi e cure. Grazie per il suo contributo.
Ugo Gigli
Cari Candidati,
poiché la presidenza della Provincia implica anche la presidenza dell'APT (Azienda Promozione Turistica), gradirei sapere se qualcuno di voi abbia messo in programma una riorganizzazione dell'importante ente territoriale. Infatti è ben chiaro come l'APT necessiti di una ringiovanita e di una struttura moderna e articolata.
E' altrettanto palese che altre città ci sovrastano e per questo voglio fare a titolo esemplificativo un confronto tra Viterbo e Orvieto su un aspetto particolare: la comunicazione alla stampa di spettacoli, mostre ed eventi della zona, curata in entrambi casi dagli enti di servizio turistico. E' un dettaglio ma rende bene l'idea generale.
Ho avuto modo di cogliere questa differenza in quanto, presso la redazione in cui lavoro, giungono i rispettivi comunicati.
Quando arriva quello da Orvieto, esso ha cadenza mensile e contiene giorno per giorno, per ogni appuntamento, l'indicazione completa e dettagliata di data, luogo, ora, recapiti per informazioni e indicazioni utili.
Quando giunge il comunicato di Viterbo, esso viene inviato al massimo una o due volte l'anno. Contiene mese per mese i vari eventi previsti in città e nei paesi, ma spesso la data è errata, non sono indicati luogo e ora in cui si svolgono, tantomeno i recapiti per informazioni.
Vi sembra possibile che una città con aspirazioni turistiche possa tollerare un'APT disorganizzata sia nei dettagli sia negli elementi più importanti?
Ringrazio per l'attenzione, cordiali saluti
Francesco Mecucci
francescomecucci@yahoo.it
Gentile Sig. Meucci
Lei ha toccato un tasto davvero importante. A cosa serve infatti un patrimonio artistico-culturale come il nostro e un turismo in via di sviluppo, se non disponiamo di una struttura che funzioni in maniera adeguata come L'Ept?
La mia ovviamente non è una domanda ma una considerazione che voglio fare con Lei che me ne ha dato lo spunto.
Credo che allo stato attuale, tale Ente così importante non sia idoneo a svolgere appieno i suoi compiti. Non ha infatti il ruolo e l'importanza che merita e che gli è necessario per svolgere appieno le sue funzioni.
L'Ept che vorrei è una struttura più snella, in grado di funzionare come un'impresa privata ma con tutti i vantaggi del pubblico. Serve una riorganizzazione interna ed una maggiore promozione dell'Ente stesso sul piano della Comunicazione esterno. Prevederei dei corsi di aggironamento per tutti gli impiegati per le lingue straniere principali: inglese, affiancato magari dalla conoscenza dello spagnolo.
Ho in mente un Ept che vada incontro al turismo e ai cittadini e non il contrario.
La ringrazio per aver messo l'accento su una realtà quale quella dell'Ept che merita più considerazione e alla quale va restituito il suo ruolo-chiave rispetto al decollo del turismo nella nostra provincia, in sinergia con la Regione Lazio, l'amministrazione provinciale e il Comune di Viterbo.
Mi faccia sapere cosa pensa di quanto Le ho appena detto.
Grazie e a presto,
Ugo Gigli
SIGNORI CANDIDATI,
SONO DECENNI CHE ATTENDIAMO IL COMPLETAMENTO DELLA CIVITAVECCHIA-ORTE INVANO, INTANTO SULL'AURELIA BIS SI CONTINUA A MORIRE.SE LO STATO PROPRIO "NON RIESCE" A REPERIRE I FONDI NECESSARI A PORTARE A TERMINE LA TRASVERSALE, LA PROVINCIA NON
POTREBBE PARTECIPARE ALL'OPERA CON UN COFINANZIAMENTO?
STESSO DISCORSO VALE PER L'AURELIA: L'ANAS NON SI DECIDE ANCORA A RADDOPPIARLA E METTERLA COMPLETAMENTE IN SICUREZZA E CONTINUANO A VERIFICARVISI INCIDENTI MORTALI, OLTRE AL CONGESTIONAMENTO CHE VI SI CREA NEI WEEK-END DELLA BELLA STAGIONE (FILE A PASSO D'UOMO DA TARQUINIA AL CASELLO AUTOSTRADALE DI CIVITAVECCHIA). LA PROVINCIA NON PUO' CREARE UNA VIA ALTERNATIVA FRA CIVITAVECCHIA E L'ARGENTARIO, COMPLETANDO LA LITORANEA FRA LE LOCALITA' SPINICCI E MURELLE E FRA MARINA DI MONTALTO E PESCIA ROMANA, MAGARI AMPLIANDO PURE LA CARREGGIATA?
ANDREA ALQUATI - TARQUINIA
alquatiandrea@libero.it
La sua lettera, peraltro tristemente reale, è forse quella che dovrebbe far arrossire chi ci ha amministrato finora, non solo e non tanto per la mancata realizzazione e risoluzione degli annosi problemi legati alla Cassia, all'Aurelia e alla Trasversale, quanto perchè non ci è mai stato fatto un discorso chiaro.
Magari, ci sarebbe bastato e dico "ci" ma parlo per me ovviamente, un'ammissione d'impossibilità, per vari motivi. Ritengo infatti che chi amministra non avendo la bacchetta magica, nè di conseguenza, fondi illimitati, non possa risolvere tutto. Vorrei dirle che ha torto o che io, in qualità di Presidente della Provincia realizzerò tutto quanto. In realtà non funziona così e tantomeno vista l'esiguità dei fondi a disposizione della Provincia.
I lavori di realizzazione e di ammodernamento viario rappresentano forse il capitolo più costoso ed esigente del bilancio dell'Ente Provinciale ed è chiaro che allo stato attuale, i finanziamenti richiesti e concessi, non possono soddisfare nessuna delle urgenze legate alle nostre strade. Neppure per l'intervento complessivo che emerge con forza, in materia di sicurezza e manutenzione. Di certo, sarà mio preciso obiettivo, se dovessi avere l'onore e l'onere di guidare Palazzo Gentili, studiare approfonditamente e concretamente lo stato delle nostre strade, comunicando ai cittadini lo stato delle cose e le soluzioni. Solo quelle possibili. Siamo stanchi delle favole.
Ugo Gigli
Cari candidati,
da tre anni si sta tentando di creare a Tuscania un polo didattico per le scuole superiori.
L'assessore Provinciale (alle scuole) Pompei, dopo aver incaricato mesi prima un ingegnere e un architetto, dopo aver fatto un sopralluogo al centro sportivo di Tuscania e al terreno offerto gratis dal Comune, disse che avrebbe incaricato una ditta e che i lavori sarebbero stati fatti in project financing.
Il giorno era 19 marzo 2003, festa di s. Giuseppe (ricordo la data perchè legata ad una festa famigliare dell'assessore).
Al momento dell'incarico, il presidente Marini, in disaccordo con l'assessore Pompei, decise di impegnare la Provincia non per il Liceo di Tuscania, ma per quello di Viterbo.
Ci siano rivolti al presidente del Lazio, Storace in varie riprese: il 20 dicembre 2003, nel febbraio 2005, senza risultato e senza risposte.
La situazione è questa:
a Tuscania il Comune offre un terreno gratis e un impianto sportivo del valore di almeno 5 milioni di euro.
Nel Lazio non esiste un Liceo Scientifico Sportivo e potrebbe essere fatto a Tuscania (con costo zero sugli impianti).
Il Comune ha richiesto pure un Liceo artistico. L'IPSIA e il Liceo scientifico attuali ci sono già.
Tutti potrebbero essere ospitati in questa nuova sede.
Questo intervento potrebbe dare una spinta all'economia di Tuscania, candidata a diventare un centro regionale e nazionale (io aggiungo sempre pure "europeo") dello sport studentesco. Sport che lavora soprattutto nei mesi morti del turismo.
Il costo della costruzione sarebbe meno di 2 milioni di euro. (Se volete controllare di persona, chiedete della scuola superiore in costruzione a Civitanova Marche: costa 1.800.000,00 euro).
Domanda:
che impegno avete intenzione di prendere su questo programma di una nuova sede per le scuole superiori a Tuscania?
Grazie
Dario Mencagli
kandersen@iol.it
Gentile Sig. Mencagli, grazie davvero per aver suggerito uno spunto alquanto attuale e che personalmente, mi vede impegnato in tal senso. Non solo nei forum e negli incontri, ai quali pure ho partecipato ma che spesso, a seconda della loro natura e del loro scopo, sono invece fuorvianti e distolgono dai problemi reali.
Questa, devo essere sincero è l'impressione che ho ricevuto in seguito all'incontro realizzato circa una settimana fa al Palasport di Tuscania. Si è parlato di tutto e di niente e mancando un filo conduttore, ognuno ha esternato il proprio pensiero, compresi alcuni studenti, a mio avviso però uscendo un pò dal "seminato", forse anche in maniera voluta. Io, devo essere sincero, sarà forse per deformazione professionale ma venendo dal mondo del lavoro ed in particolare essendo un imprenditore, preferisco essere concreto.
Confrontarsi e parlare è importante ma se entrambe le azioni sono finalizzate a trovare le soluzioni migliori e in tempi piuttosto brevi. La mia proposta che è fra l'altro di facile attuazione e della cui fattibilità posso garantire, visto il mio ruolo di Direttore dell'Ex-Iacp, ora Ater, per far fronte al disagio degli studenti dei due istituti di Tuscania è sfruttare il complesso ex-Gescal di Tuscania. Bastano circa 50.000 Euro per rendere la struttura idonea. In tal modo e ritengo sia la soluzione più funzionale, si può risolvere il disagio degli studenti e il Comune di Tuscania potrebbe rientrare in possesso dell'edificio che attualmente ospita il Liceo Scientifico. Mi faccia sapere cosa ne pensa. Grazie per il suo contributo,
Ugo Gigli
Altre domande dei nostri lettori
Perché non avete assunto il progetto Città Futura che la regione mette a disposizione, che prevede una tutela ambientale e civile a tutto campo ('integrale' si dice oggi) e uno sviluppo adeguato alla situazione attuale in tutti i campi?. Rifutando così anche i finanziamenti disponibili da parte dell'Europa?. Adesso sentiamo sui telegiornali che tali progetti sono assunti da città della Germania, della Spagna, ecc.
Per precisare.
Il progetto é stato presentato a Viterbo ancora prima che fosse assunto dalla regione come proposta per le piccole città (come Viterbo) sia al sindaco che altre autorità che a parole si erano dette interessate.
E' meglio capire perchè né chi amministra nè chi sta all'opposizione si interessano di una trasformazione complessiva che non costa anzi fa guadagnare in salute, edilizia, sanità, e in benessere interiore (vedi progetto disponibile in regione).
Auguri
Eaco Cogliani
residente in Ronciglione sul lago di
Vico.
eacus@iol.it