Elezioni Provinciali - Il candidato del centrosinistra risponde ai lettori di Tusciaweb Le priorità di Mazzoli
Viterbo 22 marzo 2005 - ore 0,40 - Pubblichiamo le prime risposte del candidato presidente Alessandro Mazzoli.
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Vorrei conoscere i programmi dei candidati relativamente alla futura politica infrastrutturale provinciale con riferimento ai diversi collegamenti che legano il ns. capoluogo alla Capitale. In particolare, mi piacerebbe sapere come intendono valorizzare i collegamenti ferroviari di cui tutti conosciamo la pessima qualità (sia in termini di livello del servizio che relativamente ai tempi di percorrenza) anche in relazione ai diversi obiettivi romani che mirano a penalizzare collegamenti veloci e diretti con il capoluogo viterbese. Grazie,
cordiali saluti.
Luca Rossi
lukros@libero.it
Quello dei collegamenti ferroviari è uno dei temi che è al centro del nostro programma. Pur se la Provincia non ha competenze dirette, essa può e deve esercitare una forte azione di rappresentanza degli interessi dei cittadini. Tra questi garantire il diritto alla mobilità.
Per i collegamenti con Roma pensiamo immediatamente a velocizzare il più possibile i collegamenti esistenti e, in prospettiva, al raddoppio del binario da Cesano a Viterbo. Crediamo che sarà possibile giungere alla realizzazione di questi obiettivi perché se alla Regione Lazio governerà Piero Marrazzo allora la cura del ferro diventerà davvero lasse strategico delle politiche infrastrutturali e della mobilità nel Lazio.
Alessandro Mazzoli
SIGNORI CANDIDATI,
SONO DECENNI CHE ATTENDIAMO IL COMPLETAMENTO DELLA CIVITAVECCHIA-ORTE INVANO, INTANTO SULL'AURELIA BIS SI CONTINUA A MORIRE.SE LO STATO PROPRIO "NON RIESCE" A REPERIRE I FONDI NECESSARI A PORTARE A TERMINE LA TRASVERSALE, LA PROVINCIA NON
POTREBBE PARTECIPARE ALL'OPERA CON UN COFINANZIAMENTO?
STESSO DISCORSO VALE PER L'AURELIA: L'ANAS NON SI DECIDE ANCORA A RADDOPPIARLA E METTERLA COMPLETAMENTE IN SICUREZZA E CONTINUANO A VERIFICARVISI INCIDENTI MORTALI, OLTRE AL CONGESTIONAMENTO CHE VI SI CREA NEI WEEK-END DELLA BELLA STAGIONE (FILE A PASSO D'UOMO DA TARQUINIA AL CASELLO AUTOSTRADALE DI CIVITAVECCHIA). LA PROVINCIA NON PUO' CREARE UNA VIA ALTERNATIVA FRA CIVITAVECCHIA E L'ARGENTARIO, COMPLETANDO LA LITORANEA FRA LE LOCALITA' SPINICCI E MURELLE E FRA MARINA DI MONTALTO E PESCIA ROMANA, MAGARI AMPLIANDO PURE LA CARREGGIATA?
ANDREA ALQUATI - TARQUINIA
alquatiandrea@libero.it
Quando le risorse sono scarse, per essere credibili, bisogna darsi delle priorità. Nel nostro programma il completamento della Trasversale Orte-Civitavecchia è la priorità in tema di infrastrutture. Del resto limpegno del centrosinistra si vide già con il governo Amato che stanziò 73 miliardi per lopera, soldi che poi con il governo Berlusconi sono stranamente spariti.
Oggi la situazione è ancora più favorevole: le regioni Veneto, Emilia Romagna, Umbria e Lazio hanno firmato con il Ministero delle Infrastrutture e lANAS un protocollo di intesa che prevede la realizzazione del Corridoio Dorsale Centrale Mestre-Orte-Civitvecchia ed il completamento del tratto da Viterbo allAurelia è individuato tra le prime cose da realizzare. Inoltre già da un anno esiste la pronuncia di compatibilità ambientale del progetto. In questo senso noi rivendichiamo il valore strategico di questopera e crediamo quindi che essa vada realizzata con un forte investimento da parte del governo.
Anche lAurelia è una arteria di valore strategico per le comunicazioni di tutto il Paese, per cui essa deve essere ammodernata e messa in sicurezza al più presto possibile. Noi siamo contrari al progetto Lunardi, che devasterebbe intere zone della Maremma e crediamo che lammodernamento debba avvenire mantenendosi il più possibile vicini al tracciato attuale.
Proprio per il valore strategico nazionale di queste opere non ritengo che la Provincia debba realizzare soluzioni alternative ad esse, pur se il miglioramento della viabilità provinciale esistente può contribuire a migliorare nellimmediato la situazione.
Alessandro Mazzoli
Cari candidati,
da tre anni si sta tentando di creare a Tuscania un polo didattico per le scuole superiori.
L'assessore Provinciale (alle scuole) Pompei, dopo aver incaricato mesi prima un ingegnere e un architetto, dopo aver fatto un sopralluogo al centro sportivo di Tuscania e al terreno offerto gratis dal Comune, disse che avrebbe incaricato una ditta e che i lavori sarebbero stati fatti in project financing.
Il giorno era 19 marzo 2003, festa di s. Giuseppe (ricordo la data perchè legata ad una festa famigliare dell'assessore).
Al momento dell'incarico, il presidente Marini, in disaccordo con l'assessore Pompei, decise di impegnare la Provincia non per il Liceo di Tuscania, ma per quello di Viterbo.
Ci siano rivolti al presidente del Lazio, Storace in varie riprese: il 20 dicembre 2003, nel febbraio 2005, senza risultato e senza risposte.
La situazione è questa:
a Tuscania il Comune offre un terreno gratis e un impianto sportivo del valore di almeno 5 milioni di euro.
Nel Lazio non esiste un Liceo Scientifico Sportivo e potrebbe essere fatto a Tuscania (con costo zero sugli impianti).
Il Comune ha richiesto pure un Liceo artistico. L'IPSIA e il Liceo scientifico attuali ci sono già.
Tutti potrebbero essere ospitati in questa nuova sede.
Questo intervento potrebbe dare una spinta all'economia di Tuscania, candidata a diventare un centro regionale e nazionale (io aggiungo sempre pure "europeo") dello sport studentesco. Sport che lavora soprattutto nei mesi morti del turismo.
Il costo della costruzione sarebbe meno di 2 milioni di euro. (Se volete controllare di persona, chiedete della scuola superiore in costruzione a Civitanova Marche: costa 1.800.000,00 euro).
Domanda:
che impegno avete intenzione di prendere su questo programma di una nuova sede per le scuole superiori a Tuscania?
Grazie
Dario Mencagli
kandersen@iol.it
Ledilizia scolastica è una delle competenze dirette dellAmministrazione provinciale e per questo limpegno su questo terreno deve essere concreto e immediato.
Credo che la priorità debba essere senzaltro quella della messa a norma degli edifici esistenti. Il progetto illustrato da Mencagli mi sembra però che vada in una direzione ancora più intelligente e lungimirante: fare della scuola non soltanto un investimento sul futuro, nel senso della formazione dei giovani, ma vederla come unagenzia formativa legata al territorio.
Per questo ritengo che si tratti di una buona idea e assumo senzaltro limpegno a sostenere il progetto del polo scolastico, in un confronto costante e fattivo con il Comune e con le autorità scolastiche.
Alessandro Mazzoli
Cari Candidati,
poiché la presidenza della Provincia implica anche la presidenza dell'APT (Azienda Promozione Turistica), gradirei sapere se qualcuno di voi abbia messo in programma una riorganizzazione dell'importante ente territoriale. Infatti è ben chiaro come l'APT necessiti di una ringiovanita e di una struttura moderna e articolata.
E' altrettanto palese che altre città ci sovrastano e per questo voglio fare a titolo esemplificativo un confronto tra Viterbo e Orvieto su un aspetto particolare: la comunicazione alla stampa di spettacoli, mostre ed eventi della zona, curata in entrambi casi dagli enti di servizio turistico. E' un dettaglio ma rende bene l'idea generale.
Ho avuto modo di cogliere questa differenza in quanto, presso la redazione in cui lavoro, giungono i rispettivi comunicati.
Quando arriva quello da Orvieto, esso ha cadenza mensile e contiene giorno per giorno, per ogni appuntamento, l'indicazione completa e dettagliata di data, luogo, ora, recapiti per informazioni e indicazioni utili.
Quando giunge il comunicato di Viterbo, esso viene inviato al massimo una o due volte l'anno. Contiene mese per mese i vari eventi previsti in città e nei paesi, ma spesso la data è errata, non sono indicati luogo e ora in cui si svolgono, tantomeno i recapiti per informazioni.
Vi sembra possibile che una città con aspirazioni turistiche possa tollerare un'APT disorganizzata sia nei dettagli sia negli elementi più importanti?
Ringrazio per l'attenzione, cordiali saluti
Francesco Mecucci
francescomecucci@yahoo.it
La riforma delle APT è una competenza regionale. La giunta Storace ha anche presentato una proposta di legge, ma noi la riteniamo insufficiente e inadeguata alle esigenze del territorio. Per il turismo la Provincia ha competenze molto importanti, che deve sapere esercitare fino in fondo, sia direttamente, sia svolgendo un ruolo di coordinamento e di propulsione.
Un ruolo che serva proprio a superare la frammentazione delle funzioni di promozione turistica, attualmente disperse tra diversi soggetti: insomma una cabina di regia unitaria delle politiche turistiche. Sul territorio crediamo che sia possibile puntare sul modello degli SLOT, i sistemi turistici locali, che si stanno diffondendo in Umbria, ma anche nel basso Lazio, i quali prevedono un coinvolgimento diretto degli operatori integrato con lazione dei soggetti pubblici, che riteniamo indispensabile
Alessandro Mazzoli
Perché non avete assunto il progetto Città Futura che la regione mette a disposizione, che prevede una tutela ambientale e civile a tutto campo ('integrale' si dice oggi) e uno sviluppo adeguato alla situazione attuale in tutti i campi?. Rifutando così anche i finanziamenti disponibili da parte dell'Europa?. Adesso sentiamo sui telegiornali che tali progetti sono assunti da città della Germania, della Spagna, ecc.
Per precisare.
Il progetto é stato presentato a Viterbo ancora prima che fosse assunto dalla regione come proposta per le piccole città (come Viterbo) sia al sindaco che altre autorità che a parole si erano dette interessate.
E' meglio capire perchè né chi amministra nè chi sta all'opposizione si interessano di una trasformazione complessiva che non costa anzi fa guadagnare in salute, edilizia, sanità, e in benessere interiore (vedi progetto disponibile in regione).
Auguri
Eaco Cogliani
residente in Ronciglione sul lago di
Vico.
eacus@iol.it
Sinceramente non conosco il Progetto città futura. Ne ho sentito parlare come idea di sviluppo sostenibile integrato per città delle dimensioni di Viterbo. Sul perché non è stato attuato dovrebbero rispondere magari Storace, Gabbianelli, o anche Marini e Battistoni.
Per quanto riguarda comunque lidea di guardare allo sviluppo in termini complessivi di sostenibilità ambientale, sociale, economica ed umana posso dire senza riserve che tale impostazione è al centro del mio programma e della base già condivisa da tutta lUnione.