Senza filtro - Si è tenuta mercoledì scorso una prima riunione dei vertici provinciali dei DS con gli amministratori ed i segretari di sezione che rappresentano la Quercia nei 19 centri della Tuscia chiamati al voto nella prossima primavera per rinnovare le proprie amministrazioni comunali. Si è trattato di unoccasione utile per fare il punto della situazione in ciascuna realtà e per delineare le scelte di fondo della prossima campagna elettorale.
Lincontro è stato introdotto dal segretario della federazione provinciale Andrea Egidi che ha indicato le linee guida per la costruzione del percorso che porterà i DS alla scadenza della primavera prossima il nostro profilo politico e culturale è unitario; quindi tutti al lavoro per consentire la costruzione di liste di centro sinistra nei 19 comuni per rafforzare il dato politico ed elettorale uscito dal voto di aprile - e concluso da Quarto Tabacchini, designato dallesecutivo provinciale a coordinare il lavoro per gli enti locali e, quindi, a preparare la prossima tornata elettorale amministrativa.
Dalla riunione è emersa nettamente la volontà di realizzare al più presto in ogni comune lunità della coalizione dellUnione, pur considerando le differenze e le particolarità che caratterizzano ciascuna realtà locale. Ad ogni livello, infatti, la spinta alla vittoria che cresce attorno allalleanza dellUnione può e deve trovare realizzazione. Può farlo anche a partire dalla mobilitazione in vista delle elezioni primarie del 16 ottobre per la designazione del candidato alla guida del governo, per la quale i Democratici di Sinistra sostengono con forza e senza riserve la candidatura di Romano Prodi, rappresentante della sfida riformista.
In questo contesto rimane centrale il ruolo del DS, che sono il partito più organizzato, radicato e presente nelle 19 realtà che andranno al voto interessando quasi il 30% dellelettorato provinciale. La composizione del quadro delle alleanze locali a partire dallUnione significa anche una spinta a smascherare i trasversalismi ed i personalismi che confondono le acque della politica ed a contrastare le transumanze tra uno schieramento e laltro dettate dal calcolo della convenienza elettorale. Ma vuol dire anche attenzione a segmenti del mondo politico e sociale dellelettorato locale che guardano con attenzione allesperienza dellUnione, che è oggi al governo della Provincia di Viterbo e della Regione Lazio.
Per fare tutto questo si deve prima di tutto rafforzare la coalizione, stringere un patto per cui non possano ripetersi episodi di divisione come quelli che nel 2004 si sono manifestati in alcuni centri della provincia come Civita Castellana, Orte o Nepi. Occorre partire dunque dal quadro di riferimento dellUnione e, sulla base dei programmi e dalla scelta dei candidati migliori, aprire al contributo di quantaltri condivideranno ispirazioni e valori della coalizione. Nella costruzione di questo percorso i DS intendono valorizzare più possibile la presenza femminile quale elemento di rinnovamento della politica.
In un momento in cui la coalizione ed i partiti del centrodestra appaiono lacerati ed incapaci di esprimere una vera cultura amministrativa e di governo, la vittoria dellUnione alle elezioni politiche ed a quelle comunali del 2006 potrà diventare davvero il punto di svolta per le nostre comunità e per il futuro di tutto il Paese.
Federazione provinciale DS di Viterbo