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Viterbo - Rifiuti tossici - Il presidente Marrazzo ha presentanto il suo piano di intervento - Il comitato di Castel sant'Elia: "Di notte continuano ad arrivare camion nella nostra discarica"
"Le tre cave vanno inserite nel piano delle bonifiche"
Viterbo 19 settembre 2005 - ore 15,30
-I tre siti dovranno essere inseriti nel piano nazionale delle bonifiche. Il presidente della Regione, Piero Marrazzo, ha presentato, oggi alle 14 in Provincia, ai comitati di Vetralla, Capranica e Castel Santelia, un piano di intervento per il risanamento delle cave in cui sono stati smaltiti rifiuti tossici.
Marrazzo dopo lincontro, prima con il presidente Mazzoli e la giunta, e poi con i sindaci, ha parlato con i comitati dei tre comuni in cui si trovano le cave trasformate in discariche per rifiuti tossici provenienti dal nord dellItalia.
Una vicenda sulla quale la magistratura ha aperto uninchiesta.
Chiederemo con forza al Governo, e in particolare al ministro allAmbiente, Matteoli - ha detto Marrazzo - che le tre cave vengano inserite nel piano nazionale delle bonifiche. Questo significa che ci saranno le risorse per intervenire. Telefonerò direttamente al sottosegretario alla presidenza del consiglio Letta, se necessario. Per quanto riguarda la messa in sicurezza dovremo aspettare che la magistratura abbia chiuso linchiesta. Creeremo, entro una settimana, un coordinamento in cui saranno presenti la Regione, la Provincia, i Comuni e i comitati di cittadini. Metteremo a disposizione di questo coordinamento i nostri funzionari. Questi territori hanno subito una ferita e la Regione intende porvi rimedio facendo intervenire gli assessorati allagricoltura e al turismo. Non appena sarà possibile, ho dato mandato affinché la Regione si costituisca parte civile nel processo.
Sempre accogliendo le richieste dei comitati, Marrazzo si e detto pronto da subito a parlare con il direttore della Asl e con lArpa per fare in modo che ci sia un monitoraggio continuo delle aree interessate dai rifiuti tossici.
Le leggi - ha spiegato il presidente - non ci consentono di attivare procedure di emergenza. Per questo abbiamo scelto la via dellinserimento nel piano delle bonifiche. Non capisco poi come sia ancora possibile che possano andare avanti con le attività estrattive, mentre cè una situazione del genere.
Commentando lintervento del rappresentante del comitato di Castel santElia, che ha parlato di camion che di notte vengono nella nostra cava e portano ancora materiale, il presidente si è detto stupito che possano accadere cose illegali.
La Regione - ha concluso Marrazzo - è dalla parte dei cittadini e delle istituzioni locali. La Regione si prende tutte le responsabilità rispetto a questa situazione. Punto di riferimento per le amministrazioni locali sarà lassessore Brachetti. Da oggi cè solo da lavorare.
Prima dellintervento di Marrazzo avevano parlato i rappresentanti dei tre comitati, che avevano formulato diverse proposte dintervento.
Chiediamo - è stato detto - una immediata messa in sicurezza delle cave, perché le polveri continuano a volare e inquinare. Chiediamo il sequestro cautelativo dei beni delle aziende inquisite. La sospensione immediata delle attività estrattive. Listituzione di tavolo tecnico con rappresentanti di Regione, Provincia, comuni e comitati. Un coordinamento che abbia potere di intervenire. Ci vuole poi il monitoraggio per cinque anni di terra, aria e acqua.
Particolarmente preoccupante è stata la dichiarazione del rappresentante del Comitato di Castel santElia.
Vanno fermate subito - ha detto - le passeggiate notturne dei camion che continuano portare materiali nelle nostra cava. La situazione per la nostra comunità è particolarmente preoccupante se si pensa che lacqua non è più potabile.
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