Col Filtro - Non ci risulta che Nando Gigli sia lattuale sindaco di Viterbo
né, per quanto ci riguarda, lo sarà mai. Non si è fatta certo attendere il commento del commissario azzurro Antonello Iannarilli alle dichiarazioni dellonorevole Gigli, che dice no alla giunta a dieci.
Per fortuna, nostra e di tutti i viterbesi, il primo cittadino è Giancarlo Gabbianelli, persona valida, politico capace, intelligente e soprattutto (cosa che a Gigli è palesemente mancata) leale, in grado di valutare correttamente tutte le istanze, e di agire di conseguenza. Non so quindi in base a quale criterio Nando Gigli, il consigliere semplice dellUdc per intenderci, con il suo solito fare da maestrino, si senta autorizzato ad impartire a noi lezioni di politica continua Iannarilli.
Vorrei ricordargli che noi di Forza Italia non abbiamo certo bisogno del babbo che ci rimprovera, dal momento che siamo adulti e soprattutto politicamente responsabili
cosa che invece non può dirsi certo di Gigli. Non solo, ma vorrei anche ricordargli che non spetta certo a lui decidere la linea del suo partito circa lampliamento della giunta comunale, a meno che lUdc non gli si sia già sottomessa.
Quanto alla questione dei voti, Iannarilli afferma: Le dichiarazioni di Gigli sui voti dimostrano chiaramente quanto lonorevole sia fazioso. Infatti, tanto per cominciare, vorrei ricordargli che anche prima del suo arrivo Forza Italia, il nostro partito, ha eletto un consigliere regionale e molti consiglieri comunali. La richiesta del gruppo di Forza Italia, che personalmente condivido in pieno, è decisamente legittima: noi chiediamo il rispetto del responso elettorale, la giusta considerazione delle preferenze ottenute e, conseguentemente, una visibilità appropriata. Di certo non accetteremo che la volontà dei cittadini venga mortificata; abbiamo la nostra dignità e la nostra forza elettorale, forza che gli dimostreremo ampiamente alle prossime elezioni politiche, dove parleranno per noi i voti ottenuti in proporzione.
Se il maestrino politico Gigli infatti crede che spostando i suoi consiglieri sia riuscito automaticamente a travasare i voti, beh si sbaglia di grosso, e se ne accorgerà quanto prima
già alle prossime elezioni comunali, per esempio, quando una cospicua parte dei suoi compagni traditori politici se ne tornerà dritta da dove è venuta.
Circa la sfiducia al sindaco, il Commissario afferma: Noi non ne abbiamo mai parlato, semmai abbiamo chiesto, legittimamente, lo ripeto, il rispetto della nostra posizione, che è quella di un partito che alle ultime comunali ha ottenuto la maggioranza relativa.
Quindi conclude: Detto questo, vorrei ricordare che attualmente a Viterbo cè un sindaco, ci sono i segretari dei partiti, i coordinatori provinciali e regionali, tutti perfettamente in grado di affrontare la questione ed arrivare ad unadeguata soluzione. Ragion per cui, non capisco di quali grandi manie di protagonismo sia stato vittima Nando Gigli nel pensare che, da semplice consigliere, possa arrivare a dettare regole e condizioni a tutti
anche perché, probabilmente ancora non ne è consapevole, non potrà farlo in futuro. Una volta, infatti, può esser riuscito a farsi burla del partito che lo ha sempre sostenuto e dei cittadini che gli hanno dato fiducia, ma questo giochetto non gli riuscirà più, a cominciare dal sottoscritto. Per me, infatti, Gigli è ormai alla fine della carriera.