Viterbo- Si terrà il prossimo 11 settembre
La Provincia aderisce alla marcia per la pace Perugia - Assisi
Viterbo 1 settembre 2005 - ore 0,10
Senza Filtro - Sono passati quattro anni dallattacco terroristico alle torri gemelle. Proprio in occasione di questa ricorrenza, domenica 11 settembre si svolgerà la marcia per la pace Perugia-Assisi. E la Provincia di Viterbo, attraverso lassessorato alla Pace, ha deciso di aderire al comitato organizzatore dellevento.
Una delegazione di Palazzo Gentili sarà presente, ma non è tutto. La giunta ha infatti stanziato un contributo di 600 euro in favore del Coordinamento enti locali per la pace e i diritti umani, per sostenere le attività di organizzazione, promozione e coordinamento volte ad allestire il progetto e le iniziative ad esso collegate. La proposta è arrivata dallassessore alla Pace, Giuseppe Picchiarelli. Ecco come è nata lidea.
"Siamo stati contattati dice - e ci sono state prospettate due strade: ladesione semplicemente attraverso una delibera, o con un impegno di spesa. Abbiamo scelto la seconda: è la conferma che lassessorato non è solo unetichetta posta fuori la porta ma qualcosa di concreto. Ho inoltre già incontrato alcune associazioni di volontariato, con le quali stiamo pensando alla creazione di una consulta per la pace grazie alla quale tutte le realtà coinvolte possano confrontarsi, insieme al Comitato contro la guerra per la pace".
Il presidente della Provincia, Alessandro Mazzoli, illustra tutte le motivazioni che hanno spinto Palazzo Gentili ad essere presente. "Porteremo il nostro gonfalone spiega proprio per sottolineare la vicinanza dellamministrazione per un appuntamento tradizionale come questo. Il fatto che si tenga l11 settembre richiama direttamente gli attentati terroristici e la riapertura tragica di una stagione di guerre nel mondo. Nei mesi scorsi, a seguito degli attacchi di Londra, il consiglio provinciale si espresse allunanimità contro quelli e contro tutti gli atti terroristici in generale. La lotta a questo fenomeno è una priorità assoluta, non solo in Europa, ma deve essere condotta allinsegna dellunità della comunità internazionale, senza scelte unilaterali come quelle della guerra i Iraq".
Mazzoli torna quindi sugli ultimi sviluppi del confronto sul tema. "In questi giorni da autorevoli esponenti della politica nazionale è stato rilanciato di fatto il tema dello scontro di civiltà e laffermazione delle identità nazionali come via per combattere la coesistenza di culture e religioni diverse. Noi siamo invece convinti che proprio la scelta della convivenza, del rispetto e dellintegrazione sia la via giusta per isolare i terroristi e far prevalere la libertà, la democrazia e la pace".