Viterbo - Lo chiede in una interrogazione alla Regione Rifondazione Collaborazioni esterne più trasparenti a Belcolle Viterbo 6 settembre 2005 - ore 4,30
-Non cè dubbio che le collaborazioni esterne rientrino tra le possibilità che gli amministratori delle aziende sanitarie hanno per sopperire alle carenze di organico e offrire servizi di qualità allutenza. Ma è anche vero che laffidamento degli incarichi deve seguire procedure ben precise che vanno rispettate per non cadere nei favoritismi e in prassi clientelari. E quanto dichiarano Ivano Peduzzi e Anna Pizzo, rispettivamente capogruppo del Prc alla Regione Lazio e componente della Commissione Sanità in Consiglio Regionale, che hanno presentato ieri mattina uninterrogazione urgente alla Pisana per verificare gli attuali contratti di collaborazione esterna presso la Asl di Viterbo (circa 20) e le modalità con i quali gli incarichi sono stati conferiti.
In particolare spiegano i due esponenti di Rifondazione comunista la nostra richiesta parte da un caso che riguarda il Belcolle di Viterbo. Sappiamo, infatti, che presso questa struttura ospedaliera è stato assegnato un contratto di collaborazione esterna per ecografista nellUnità operativa di Diagnostica per immagini, rinnovato più volte tra il 2002 e il 2005, di cui però si ignorano i criteri e le modalità adottate per la scelta. Ad esempio non si sa se è stato diffuso lavviso pubblico per lassunzione di un ecografista; se sì, in quale data e su quale organo dinformazione è stato pubblicato e con quali termini per la presentazione delle domande di collaborazione. E ancora, quali sono stati i titoli richiesti e quante domande sono pervenute ai fini della graduatoria finale.
Purtroppo aggiungono - ad oggi nessuno ha fornito risposte in merito. Per tale motivo abbiamo deciso di presentare uninterrogazione in Consiglio rivolta allassessore alla Sanità. Riteniamo, infatti, inammissibile che questi contratti vengano assegnati fuori dalle regole, oltretutto penalizzando fortemente operatori interni, professionalmente qualificati, che potrebbero offrire la loro collaborazione. Anche alla luce di questo chiediamo, quindi, un radicale cambio di rotta nella gestione della Asl di Viterbo: la nuova direzione dovrà dare prova in tempi brevi di un cambiamento che porti ad unamministrazione più trasparente ed efficiente con lobiettivo di potenziare nel viterbese la sanità pubblica, devastata dalla precedente gestione, e assicurare agli utenti migliori servizi e prestazioni.