Senza Filtro -A volte la solidarietà non è fatta solo di parole. E il caso della Provincia, che attraverso lassessorato alla Cultura, sport e turismo ha prima dato il patrocinio e sponsorizzato i ragazzi del Ceis San Crispino per un torneo di calcio, poi li ha accolti in veste istituzionale nella sala del consiglio di Palazzo Gentili.
Prima il lato sportivo. Dal 22 al 28 Agosto a Lignano Sabbiadoro la squadra ha partecipato al campionato nazionale di calcio riservato a tutte le comunità terapeutiche italiane, organizzato dal Coni in collaborazione con lassociazione Exodus di don Antonio Mazzi: 960 atleti partecipanti e migliaia di spettatori, con tanto di visita di Serse Cosmi, che si è intrattenuto con loro raccontando la propria storia ed esortandoli a superare le avversità della vita attraverso lo sport e la solidarietà.
La squadra sul campo si è comportata benissimo, gli atleti si sono distinti non solo sul piano sportivo ma anche per latteggiamento corretto dentro e fuori il quadrato di gioco. Terzo posto in classifica, quindici gol segnati e uno solo subito dal Rimini, che ha vinto il campionato. Dimostrazione pratica che quando cè la buona volontà i risultati non si fanno attendere. Stamattina ad accoglierli cerano il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli e lassessore Angelo Cappelli. Loro hanno portato le maglie con cui hanno disputato il torneo, fornite dalla Provincia, Mazzoli e Cappelli hanno invece consegnato due targhe, una a don Alberto Canuzzi, laltra al capitano della squadra.
Il presidente ha ribadito limportanza dellazione del Ceis, soffermandosi sui valori della solidarietà. "Abbiamo voluto collaborare con voi per diversi motivi: il recupero e il reinserimento sociale devono andare a braccetto con la comunità e le istituzioni in rapporto diretto. E fondamentale dal punto di vista non solo sociale, ma anche culturale e soprattutto umano".
Mazzoli ha quindi ringraziato don Alberto per il lavoro svolto. "Confermiamo il nostro impegno nel sostegno e nella collaborazione: siamo con voi".
Lassessore Cappelli è sceso invece nello specifico nel discorso legato al recupero, illustrando ai ragazzi la propria esperienza personale per dimostrare loro che non è mai detta lultima parola. "Guardate me: facevo lo spazzino, un giorno mi sono ritrovato sindaco, adesso sono stato chiamato dal presidente a fare lassessore provinciale. Il mio è un messaggio di fiducia, si può sempre avere una possibilità nella vita".
Che spesso riserva sorprese: lallenatore della squadra del Ceis, Sandro Ciomei, ha guidato sui campi di gioco anche lo stesso Cappelli. "Ma ero solo uno scarparo". Alla fine cè stato spazio per un rinfresco per tutti. E la promessa di una visita al Ceis il prima possibile.