Viterbo - L'ex presidente Marini interviene sulla vicenda del traffico di rifiuti tossici "La Provincia non poteva fare controlli sui materiali portati nelle cave" Viterbo 7 settembre 2005 - ore 19,30
-La Provincia non poteva fare di più di quello che ha fatto. Perché non ha gli strumenti per andare al di là di un mero controllo formale delle carte, lex presidente della provincia Giulio Marini, spiega quali sono i limiti oggettivi dellente da lui guidato per quanto riguarda un eventuale intervento per quello che concerne il controllo del territorio. E nello specifico per la vicenda delle cave della Tuscia utilizzate per lo smaltimento di rifiuti tossici.
Va spiegato che la Provincia - continua Marini - ha un controllo del territorio non sul piano chimico o biologico. Ma solo di tipo burocratico - amministrativo. La Provincia può controllare i certificati, se sono in regola. Ma non può disporre analisi su questo o quel sito. Su questa o quella cava. Non ha la possibilità di fare controlli di polizia giudiziaria. Non ha questa competenza. La Provincia fa solo controlli di tipo burocratico e formali.
Come dire che il problema non poteva essere affrontato dalla Provincia.
Un anno fa tra Capranica e Sutri, per fare un esempio, - racconta Marini - si rovesciò un autobotte con materiale inquinante. Noi abbiamo mandato i cantonieri e personale tecnico stradale. Che dovette limitarsi a fare verifiche sui documenti. I controlli sulle sostanze li deve fare lArpa. Non ci sono le competenze in questo senso dellente di Palazzo Gentili. Con questo non voglio sminuire quanto è accaduto sul nostro territorio. Il problema cè. In realtà manca il coordinamento dei vari enti che debbono fare i controlli. Questa attività così complessa dovrebbe essere coordinata. Di fronte a certi episodi ti trovi inerme sul piano degli strumenti a tua disposizione. Mi sembra che su questo ci sia da riflettere. Non è un caso che per scoprire i tre siti inquinati ci sia voluta una indagine giudiziaria a livello nazionale.
Insomma chi doveva fare i controlli, i controlli che contano, non era la Provincia, spiega Marini.
E lArpa che può fare controlli di polizia giudiziaria, conclude Marini-, la Provincia può solo agevolare e supportare i controlli di tutti. Non può ordinare di fare le analisi. Non è che autonomamente può andare in una cava e fare le analisi dei materiali che vi vengono portati. Può solo controllare che le carte e i certificati del caso siano regolari. Non ha la competenza la verifica sui materiale. Non poteva fare più di quello che ha fatto, con la legge attuale. Daltra parte la Provincia, guidata dal centrosinistra, non ha fatto di più. Non ha potuto fare di più perché gli strumenti sono gli stessi. Al di là delle iniziative propagandistiche e nonostante abbia invitato i cittadini a chiedere che cosa si doveva fare, non è riuscita a fare nulla. E questo è dovuto al fatto, appunto, che non ha competenze specifiche.