Senza Filtro
- Vedo che, mio malgrado, sta passando una interpretazione distorta della questione che ho sollevato, a proposito della necessità di procedere al riequilibrio di risorse e competenze, allinterno delle deleghe esecutive dellAmministrazione Provinciale.
Forse le mie intenzioni sono state male interpretate, o forse non sono riuscito io a spiegarmi, ma sta di fatto che ridurre la vicenda ad un semplice problema di poteri fini a se stessi è del tutto fuorviante. Tanto più se la si circoscrive ad una disputa tra me e il collega Cappelli. Il punto, viceversa, ruota attorno a modi e tempi con cui si vuole portare avanti la nostra azione di governo: soltanto se si tiene ben a mente questo principio, si può affrontare il problema in maniera efficace.
Lassessore provinciale Angelo Corsetti, in seguito ad alcune notizie diffuse dalla stampa, a proposito della sua intenzione di chiedere nuove deleghe, nellambito della redistribuzione delle competenze nellesecutivo provinciale, mette in evidenza gli aspetti politici del caso, finora rimasti sottaciuti.
La mia iniziativa non è altro che la diretta conseguenza della questione sollevata dallassessore regionale Regino Brachetti qualche settimana fa aggiunge Corsetti quando Brachetti invita alla misura e alla sobrietà, e chiede che al centro dellazione amministrativa ci siano esclusivamente le soluzioni ai problemi delle persone, non fa altro che richiamarci ai principi che ci hanno permesso di ottenere il consenso dei cittadini. E innegabile che tali riferimenti, in alcuni casi, e anche di recente, si sono un po appannati.
E non vorrei che si volesse montare ad arte un presunto caso politico, ridotto alla questione delle competenze, per sviare lattenzione dai problemi ben più gravi e delicati emersi pure nelle ultime ore. Ciò che è necessario, dunque, è rimettere al centro delle nostre azioni i programmi e i progetti sui quali ci siamo impegnati con coloro che ci hanno affidato il mandato elettorale. La redistribuzione delle competenze è solo la conseguenza naturale di tale bisogno ha concluso Corsetti.