Viterbo
Rifiuti, la ricetta di Sinistra ecologista
12 agosto 2006 - ore 1,30
Senza Filtro -Con riferimento ai numerosi articoli apparsi nel corso di questi ultimi giorni sui principali organi di stampa in merito alla discarica di Monterazzano e al termovalorizzatore, Sinistra ecologista Circolo di Viterbo ravvisa lesigenza di intervenire su un tema così importante per tutto il territorio provinciale, per la tutela dellambiente e della salute pubblica.
Preliminarmente, spiace constatare che certi temi che dovrebbero risultare prioritari nellagenda politico-amministrativa degli enti locali, vengano purtroppo da troppo tempo affrontati solo nella fase dellemergenza con soluzioni che appaiono, a volte, persino bizzarre e ben lontane dal perseguimento dellinteresse pubblico generale, unico fine cui tutti dovrebbero tendere.
E ancor più desolante assistere ad interventi di esponenti politici, primi cittadini nonché ex assessori allAmbiente di centrodestra, che sconfessano di fatto il piano provinciale di gestione dei rifiuti del 1998 da loro stessi predisposto e dalla precedente amministrazione approvato.
Ciò che appare allora assolutamente preminente, è un radicale cambiamento della gestione amministrativa del territorio dove ad una fase dellemergenza, che ormai sta rappresentando da troppi anni la regola, si dia inizio ad una seria programmazione in cui tutti i soggetti pubblici si facciano promotori di iniziative idonee ed efficaci per un rilevante aumento della raccolta differenziata.
Le percentuali di raccolta differenziata (5%-10%) che caratterizzano la nostra provincia, e in particolare la città di Viterbo, evidenziano la carenza di efficaci iniziative, di strumenti di incentivazione, di una valida educazione ambientale e di una sensibilità e cura del territorio.
Sarebbe sufficiente allargare un po gli orizzonti, anche solo di qualche chilometro, per accorgersi che lesperienza di alcune province limitrofe è assai diversa per organizzazione, programmazione, efficienza, risultati e risparmio. Perché in questa prima fase non impiegare le energie per individuare gli strumenti più idonei per raggiungere nel nostro territorio quelle stesse percentuali di raccolta differenziata già registrate in felici esperienze nazionali, come la realtà di Siena?
Se non partiamo da qui, se non invertiamo la rotta, se non riusciamo a vedere al di là dei piccoli interessi di parte il futuro di questa città e, più in generale, della Tuscia, sarà sempre limitato e purtroppo sempre più legato allemergenza rifiuti.
Le priorità dellagenda politica devono quindi essere individuate nella predisposizione e approvazione di un nuovo Piano provinciale dei rifiuti tenuto conto che quello, a tuttoggi vigente, ha mostrato tutta la sua inadeguatezza ed inefficienza; di un nuovo Piano provinciale energetico anche alla luce delle prossime deleghe della Regione; della risoluzione a livello Regionale dei problemi inerenti i RSU di Rieti che vengono smaltiti nella discarica di Monterazzano.
Solo con queste premesse è possibile affrontare ulteriori soluzioni, con serietà, competenza e senza preclusione alcuna ma che, scevre da ogni interesse personale, siano capaci di guardare lontano per la tutela e valorizzazione del nostro territorio.
Proprio su questo punto crediamo che il nuovo assessore allAmbiente Tolmino Piazzai possa dare un effettivo rilancio allazione amministrativa e iniziare un serio lavoro di programmazione che dia stabilità e certezza in materia di gestione dei rifiuti lasciando, così, che le polemiche e le discussioni di questi giorni siano il frutto di iniziative ferragostane fine a se stesse.
Sinistra ecologista
Circolo di Viterbo