Viterbo - Provincia - Lassessore Trappolini auspica che gli uffici ministeriali preparino un dossier da discutere a settembre Strade e ferrovie della Tuscia, serve unoperazione concretezza 1 agosto 2006 - ore 12,12
Renzo Trappolini
Senza Filtro - Alla lettera aperta del cittadino pendolare riportata da vari quotidiani, lassessore provinciale ai Trasporti, Renzo Trappolini, risponde proponendo unoperazione verità, trasparenza e concretezza per quanto riguarda strade e ferrovie della Tuscia.
A prescindere dal disagio del pendolarismo da studio e lavoro - che conosco bene avendolo praticato, praticandolo e avendolo dovuto trasmettere, come il cittadino di Capranica, ai miei famigliari - le conseguenze della chiusura, ormai antica nei fatti ma viva nella non condivisione, della linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte come lo stato della Roma Viterbo via Bracciano da un lato e via Civita Castellana dallaltro, ripropongono due ordini di considerazioni.
La prima riguarda il nesso tra trasporto, sviluppo, equilibrio territoriale e qualità della vita. A Roma, infatti, si vivrà meglio se si delocalizzeranno sul territorio laziale residenzialità e lavoro. In provincia ci sarà più benessere se vi si localizzeranno cittadini ed attività. A condizione, però, che i collegamenti siano rapidi, frequenti e razionali.
Alla Capitale si è ora aggiunto il polo di sviluppo del porto di Civitavecchia e del litorale di Tarquinia e Montalto di Castro, che non potrà non essere destinato a fornire i supporti logistici. Ma il porto dovrà avere, per passeggeri e merci, lo sbocco alla terraferma, allinterno fino allAdriatico e raggiungere così lobiettivo della valorizzazione del Mediterraneo come mare di ingresso a tanta parte dellEuropa per i mercati orientali.
Per questo cè bisogno di unefficiente linea ferroviaria e della trasversale stradale. Il ministro Di Pietro dice che non ci sono i soldi. Lo dice dopo trentanni di illusioni. E qui viene la seconda considerazione. Se il collegamento Tirreno Adriatico è davvero considerato prioritario dal Governo come dalla Regione, cioè unopera che si deve fare, sarà il caso di chiedere subito che cosa il Governo può e vuole davvero fare. Quando, come, con chi e con quali risorse. In sostanza unoperazione verità, trasparenza e concretezza. Cominciando col chiedere agli uffici ministeriali, allAnas, a Fs, alla Regione cosa stanno pensando di proporre in vista della prossima finanziaria ai ministri ed alla giunta regionale per attuare lindirizzo politico che questi hanno dato anzitutto riguardo a trasversale e sistema ferroviario (non dimenticando, comunque, le consolari Aurelia e Cassia).
E troppo o è il minimo per i tanti che aspettano da trentanni e vogliono almeno capire? Agosto può essere il mese giusto per far preparare un dossier da discutere a settembre, senza perder tempo.