Col filtro
- Solo pochi giorni addietro l'attenzione era indirizzata sulla zona di Porta Murata dove un intervento del tutto assurdo dal punto di vista paesaggistico e storico, quindi urbanistico, minaccia il contesto delle mura cittadine. Unanime la preoccupazione.
Ora, in pieno Ferragosto, il taglio dei tigli di fronte alle mura.
La cosa che più sconcerta degli avvenimenti che si succedono e che vedono sindaco e amministratori protagonisti di decisioni non intelligenti e arroganti è la volontà di far rimanere i cittadini all'oscuro. Ci rubano la consapevolezza nel sonno.
Tagliare gli alberi (adulti) in città è sempre un danno alla collettività (chiedere a qualsiasi giovane e sprovveduto architetto o urbanista).
Sentire sindaco e amministratori a Viterbo che si preoccupano degli alberi che fanno ombra alle mura ha dell'incredibile. Del grottesco. Dell'offensivo.
Continuare a subire, come cittadini, queste prevaricazioni ha del "medievale". E' fuori dal tempo.
Cosa sarebbe costato avvertire i cittadini e farli partecipi della questione? Spiegare il perché e le possibili soluzioni?
Ma sembra che ci sia un corto circuito. Appare anche inutile, a volte, tentare di porsi come interlocutori. E' solo triste.
Per Legambiente
Umberto Cinalli