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L'assessore Piazzai
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Senza filtro - Un finanziamento pari a 1.722.246 euro, che verrà gestito tramite un gruppo di lavoro formato da funzionari della Provincia e dalla società partecipata Esco Tuscia.
Fine: impiantare sistemi in grado di produrre energie rinnovabili nelle scuole e negli edifici pubblici della Tuscia ricadenti nel Docup Obiettivo II. Questi i punti centrali dellaccordo siglato nei giorni scorsi, nellambito del programma Fonti alternative per il sistema scolastico e per gli edifici pubblici, tra la Regione Lazio e le cinque Province, per uno stanziamento totale di 10 milioni di euro.
Un passo decisivo ha detto lassessore allAmbiente Tolmino Piazzai per far sì che lenergia ricavabile da impianti solari termici e dal fotovoltaico possano iniziare a diffondersi anche nel Viterbese partendo dalle strutture pubbliche.
Saranno quindi in primo luogo le scuole a fungere da apripista per la diffusione di una produzione energetica a basso impatto ambientale e a costi più contenuti. Lobiettivo è anche diffondere tra i cittadini la consapevolezza che le fonti energetiche alternative non solo permettono di rispettare di più la natura e il territorio ha continuato -, ma convengono pure, comportando un abbattimento non indifferente degli oneri di produzione.
I fondi saranno girati in primo luogo agli istituti pubblici superiori del Viterbese, che fanno parte dellObiettivo II, ovvero quello strumento programmatico per il 2000-2006 con cui lUnione europea ha stabilito fondi specifici per lo sviluppo di aree depresse. Sarà il costituendo gruppo tecnico che, entro tre mesi, individuerà i beneficiari e non si esclude ha detto Piazzai che una volta coinvolte tutte le scuole, se dovessero esserci delle rimanenze finanziarie, verrebbero interessati anche edifici pubblici non scolatici.
Tre i criteri che saranno utilizzati per selezionare le strutture che, tra tutte quelle potenzialmente beneficiarie, potranno dare il via ai lavori: per gli edifici scolastici, varrà il principio del maggior numero di studenti iscritti, in modo da ampliare gli effetti educativi e dimostrativi del programma; per altri immobili pubblici, si terrà conto della diffusione sul territorio al fine di interessarne il maggior numero possibile; per tutti gli interventi è indispensabile comunque la condizione di unimmediata cantierabilità.
Da sottolineare infine ha concluso lassessore che i progetti riceveranno una copertura finanziaria totale da parte della Provincia e che serviranno anche a studiare modalità amministrative facilitate per chiunque volesse imboccare la via del risparmio e della tutela ambientale, scegliendo di installare sistemi per la produzione di energia rinnovabile nelle proprie case o imprese.