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Enrico Contardo
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Al Presidente della Regione Lazio
On. Piero Marrazzo
All’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio
On.Filiberto Baratti
All’Assessore agli Affari Istituzionali della Regione Lazio
On. Regino Brachetti
Al Presidente della Provincia di Viterbo
Dott. Alessandro Mazzoli
All’Assessore all’Ambiente della Provincia di Viterbo
Dott. Tolmino Piazzai
Progetto R.E.C.I. Recupero Ecologico Chimico Industriale attraverso la trasformazione degli R.S.U e/o fanghi.
Sono trascorsi ormai alcuni anni da quando Alleanza nazionale presentò questo progetto rivoluzionario all’attenzione dei media e degli enti territoriali.
Il gruppo consiliare di A.N. lo portò al consiglio comunale di Viterbo, dove l’uso di questa tecnologia ebbe l’appoggio unanime sia della maggioranza sia dell’opposizione, (da Alleanza Nazionale a Rifondazione Comunista).
La Regione Lazio, dopo l’approvazione del Ministero dell’Ambiente, dette il suo benestare alla realizzazione dell’impianto e alla sua tecnologia con l’unica riserva del controllo del materiale per il primo anno.
La Provincia di Viterbo dette il suo nulla osta alla conferenza dei servizi tenutasi in Regione.
Chiediamo pertanto alle S.V. di valutare tale proposta e di inserirla nelle discussioni di questi giorni, aprendo un confronto tra le varie possibilità in tema di smaltimento dei rifiuti, modificando ed integrando il piano regionale dei rifiuti del 2003, inserendo anche questa possibilità nelle “Linee guida per la revisione del piano di interventi di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed assimilabili per l’intero territorio della Regione Lazio”.
Questo progetto che non costerà nemmeno un euro ai cittadini è una vera ed innovativa proposta ambientale, rimanendo nell’ambito della Provincia di Viterbo potremmo ripulire le discariche di Casale Bussi, Monterazzano, Tarquinia, svuotando questi siti esauriti o vicini ad esserlo, riportandoli allo stato naturale, in quanto tutto il materiale ivi esistente potrà essere trasformato attraverso la tecnologia R. E.C.I.
L’impianto del mattone ecologico, altrimenti detto Viterbino ( così si chiamava l’antica moneta medievale viterbese) tarato per 250mila persone/rsu potrà lavorare l’immondizia di tutta la provincia di Viterbo che diventerebbe così un’esempio mondiale di smaltimento alternativo e non inquinante.
Facciamo si che per una volta l’ambiente non sia classificato in base al colore ideologico, verde, nero, rosso, ma diamo questo esempio di collaborazione, sinergia, coraggio che andrà a favore di tutta la comunità viterbese, italiana, europea, mondiale.
Rimanendo a disposizione per ogni eventuale chiarimento, alleghiamo la “Sintesi delle nuove metodologie per lo smaltimento degli R.S.U.” ed il relativo CD interattivo.
Per il gruppo di A.N. i consiglieri comunali
Maurizio Federici
Enrico Maria Contardo