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Michele Bonatesta
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- Legittima ma imprecisa la domanda che si pone, oggi, Fabio Scalzini (Sdi) quando chiede come mai, pur avendone avuta la possibilità, la Cdl (negli anni in cui ha governato Regione e Provincia oltre, ovviamente, il comune di Viterbo) non ha realizzato il progetto rivoluzionario del mattone ecologico.
Il presidente del movimento Insieme per il territorio, Michele Bonatesta, interviene nel dibattito che i consiglieri comunali di Alleanza Nazionale, Federici e Contardo, hanno aperto indirizzando una lettera aperta al presidente della Regione Lazio, allassessore allAmbiente sempre della Regione, allassessore regionale Regino Brachetti, al presidente e allassessore allAmbiente della Provincia di Viterbo sollecitando una chiara presa di posizione a favore del Progetto Re.Ci., vale a dire Recupero ecologico chimico industriale attraverso la trasformazione dei rifiuti solidi urbani e/o fanghi.
Legittima ma imprecisa chiarisce Bonatesta in quanto è proprio Alleanza Nazionale che dovrebbe chiarire il perché di tanto entusiasmo per un progetto che, a suo tempo, fu bollato come caz
ta dallattuale sindaco Giancarlo Gabbianelli. Ricordo a me stesso, - sottolinea lex parlamentare viterbese che quando Gabbianelli era assessore allAmbiente della Provincia, il professor Gabriele Anelli si rivolse al sottoscritto perché gli sottoponessi (per un parere) il progetto fattogli pervenire da alcuni suoi colleghi universitari relativo al brevetto, appunto, del mattone ecologico. Dopo alcuni mesi, come già detto, ebbi da Gabbianelli il lapidario responso: E una caz
ta!.
Ecco, allora, la prima domanda alla quale rispondere: perché, se il progetto è lo stesso (e trattandosi di un brevetto non riteniamo ne possa esistere più di uno) il sindaco oggi ha cambiato idea (ammesso che labbia cambiata veramente)? Forse sono cambiati i proponenti e quelli attuali sono più affidabili e credibili di quelli precedenti?
Seconda domanda: è stata fatta una ricerca per capire quale mercato potrà avere questo progetto così
rivoluzionario? Sempre facendo riferimento ai tempi di Gabbianelli assessore provinciale, si sapeva - prosegue Bonatesta che esperienze di mattone ecologico erano già state avviate nella rossa Emilia Romagna ma che alcune tra le aziende interessate stavano già tirando i remi in barca perché attività non redditizia.
Se , allora, non dovesse esserci un mercato, dove sta il business che dovrebbe rappresentare la molla principale in ogni attività economica dei privati? Ciò che preoccupa è, ancora una volta, la mancanza di chiarezza e lunica garanzia che ci sentiamo di accettare come tale è rappresentata dal fatto che alfiere del mattone ecologico se ne sia fatto Maurizio Federici sulla cui onestà politica, intellettuale e materiale noi per primi siamo pronti a mettere le mani sul fuoco, da sempre. Ma se il Federici-alfiere fosse stato scelto proprio per queste sue qualità? Se, in altre parole, si stesse approfittando della sua buonafede?
Sui giornali si legge che il mattone ecologico è fortemente voluto da An. Bene. I maggiori rappresentanti del territorio, da Roma a Viterbo, ci dicano cosa ne pensano e perché ciò che ieri era una caz
ta oggi diventa, improvvisamente, la panacea per il problema dei rifiuti nel Viterbese.
Ce lo dicano incalza Bonatesta lex presidente della Regione Storace, Martinelli (esperto in materia), Meroi, il sindaco Gabbianelli, il commissario di An Soggiu.
E prima di trovarci di fronte ad un altro caso Porta Murata, facciamo chiarezza e trasparenza sul problema del terreno dove lattività dovrebbe essere iniziata: di chi è, come sarà acquisito, cosa ci si farà ( e chi) nel momento in cui il mattone ecologico dovesse rivelarsi antieconomico per i proprietari dellimpresa, chi ne sarà gestore.
Tutto questo per evitare che qualcuno, sbagliando perché in malafede, possa pensare che il business non sia il mattone ecologico di oggi ma la destinazione di domani del terreno e degli eventuali fabbricati. Ecco perché - conclude Bonatesta nellattesa dei chiarimenti chiesti Insime per il territorio dice ad Alleanza Nazionale: mattone ecologico? No, grazie.