Viterbo - Lassessore Trappolini lancia lidea e la propone a Muroni "Un premio nazionale intitolato a Pipolo" 24 agosto 2006 - ore 13,20
Senza filtro
Renzo Trappolini
copyright Tusciaweb
- Un premio nazionale intitolato a Giuseppe Moccia, in arte Pipolo, dedicato a sceneggiatori e registi della commedia. Lidea è dellassessore alla Cultura Renzo Trappolini, che lha subito proposta al suo omologo in Comune Paolo Muroni attraverso una e-mail, per continuare sulla strada della collaborazione tra istituzioni.
Come già avvenuto con il Settembre Viterbese, al quale Palazzo Gentili ha partecipato contribuendo alla realizzazione di eventi di rilievo come il Festival Barocco, Viterbo con amore, i Pooh e le iniziative dei facchini di Santa Rosa.
Caro assessore scrive Trappolini a Muroni - mentre sta per iniziare il Settembre Viterbese - al quale la Provincia ha doverosamente partecipato con impegno in manifestazioni tra l'altro di particolare significato anche di solidarietà sociale oltre che di omaggio al fiore all'occhiello della città che sono i facchini di Santa Rosa - desidero confermare questa volontà di sinergia tra i due enti locali facendole una proposta.
Eccola. Si tratta di onorare in forma istituzionale Giuseppe Moccia scrive Trappolini - cittadino viterbese, il Pipolo che con la sua arte di sceneggiatore e regista ha dato all'Italia che si affacciava al boom ieri, alla tv che costruiva la sua mission nell'intrattenimento, agli italiani di ieri e di oggi, quel sorriso e quella allegrezza leggera che tanto hanno contribuito a dare serenità, spensieratezza e schiette risate a tutti.
Questa è una proposta per onorare la memoria del grande regista originario del capoluogo dice il presidente della Provincia, Alessandro Mazzoli che attraverso il suo lavoro ha a sua volta reso onore a tutta la Tuscia. Riuscire a realizzarla sarebbe dunque motivo di orgoglio per le istituzioni e credo anche per tutti i cittadini.
Nello specifico, lidea si basa su un premio nazionale che Comune e Provincia potrebbero insieme istituire, affiancando ad esso un progetto per la rivisitazione ogni anno di film che sono stati ambientati nella Tuscia. Questo per conoscere e far conoscere, in appositi meeting, attraverso protagonisti, attori, sceneggiatori, registi e produttori, motivazioni, ricordi, aneddoti legati alla loro esperienza professionale nella nostra terra.
Non solo per raccoglierne la memoria, ma anche per proseguire e sostenere - come ben fanno Comune di Viterbo con il Maresciallo Rocca e quello di Nepi con il Monicelli day - la scelta delle locations televisive e cinematografiche nei nostri Comuni, fonte certamente di importanti ritorni sia economici che di immagine da esaltare e potenziare insieme. Possiamo parlarne, come si dice a Viterbo, dopo Santa Rosa, per cominciare a lavorarci subito.