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- In seguito alla lettura della lettera a voi inviata del signor Francesco Bigiotti, Unicoop Tirreno, eseguiti i debiti riscontri, desidera rispondere alle accuse mosse da Bigiotti in quanto del tutto infondate. Al 24 agosto 2006 presso l’Ipercoop di Viterbo non esistono pannolini per bambini in vendita a un prezzo di 19,40 euro, né a 9,80 euro come lamentato dal signore.
Oltre ai pannolini a marchio Coop all’ipermercato della Tuscia si trovano in vendita confezioni (singole e doppie) di pannolini per bambini Pamper’s e Huggies (le marche leader di mercato) ed il prezzo massimo di questi prodotti è di 17,50 euro per i Pamper’s Premius Maxi confezione doppia e di 17,60 euro per la confezione doppia di Unistar Maxi. Ci preme sottolineare inoltre che, nel caso dei Pamper’s, si trovano in vendita ben tre tipologie di confezioni doppie al prezzo di 12,49 euro.
Il ricarico subito da questi prodotti è minimo in quanto il prezzo di vendita al pubblico è di media superiore di soli 0,40 euro rispetto al prezzo di acquisto pagato da Coop ai fornitori.
Anche nel caso dei prodotti alimentari per l’infanzia (omogeneizzato di carne e frutta a marchio Plasmon e Nipiol) si registrano prezzi di vendita da un minimo di 0,98 euro per due vasetti 80 gr Nipiol alla frutta, fino a un massimo di 2,48 euro per due vasetti 80gr di Plasmon alla carne di manzo. Come nel caso dei pannolini anche gli omogeneizzati subiscono un ricarico medio minimo che non supera gli 0,15 euro rispetto al prezzo pagato da Coop al fornitore.
Il primo impegno di Coop è mantenere i prezzi bassi, essere i più convenienti sul mercato, senza mai rinunciare alla qualità dei propri prodotti, a tutto vantaggio dei propri soci e consumatori. Non è un caso se da 5 anni l’inflazione registrata nei punti vendita Coop risulta costantemente inferiore a quella Istat. In più, da due anni, Coop propone diversi prodotti a marchio per l’infanzia sicuri e garantiti da severi controlli che hanno un prezzo decisamente inferiore a quello dei leader di mercato, come nel caso del latte in polvere per neonati in vendita a 9 euro alla confezione (circa la metà del prezzo praticato in altri circuiti) che ha letteralmente rotto un mercato fino ad allora chiuso.
Per quanto riguarda l’accusa rivolta da Bigiotti rispetto al non pagamento delle tasse da parte della Coop spieghiamo che il trattamento fiscale a cui sono sottoposte le cooperative di consumatori è dettato dalla Legge Finanziaria del 2005. Ad essere tassato è il 30% degli utili netti annuali, sono tassati al 12,5% gli interessi sui prestiti dei soci. Non è tassato il 3% degli utili destinato a fondi mutualistici e il rimanente 67% solo in quanto destinato a riserva indivisibile, mai distribuita ai soci.
Naturalmente, per fruire di questo trattamento fiscale, le Coop, oltre a destinare il 3% degli utili a fondi mutualistici, devono essere a mutualità prevalente: ovvero realizzare dalle vendite ai soci ricavi superiori al 50% del totale dei ricavi (le 9 grandi Coop ricavano dalle vendite ai soci circa il 70% del totale ricavi) e devono prevedere nei loro statuti clausole e vincoli su cui vengono esercitati opportuni controlli.
Sperando di essere stati esaustivi e non troppo noiosi concludiamo invitando il signor Bigiotti a tornare all’Ipercoop per verificare i prezzi di pannolini ed omogeneizzati e lo ingraziamo per averci permesso questo interessante confronto.
Unicoop Tirreno