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- Leggo con piacere la lettera del signor Francesco Bigiotti che ha perfettamente colto lo spirito che è alla base dei provvedimenti di legge sulle liberalizzazioni messi in atto dal ministro Pierluigi Bersani.
Bene ha fatto il signor Bigiotti a riporre i prodotti che egli ha ritenuto essere più cari e scegliere un altro fornitore: il principio della concorrenza è proprio questo!
Molti operatori si mettono in competizione tra loro e, per la legge sulla domanda e sull’offerta che regola il mercato, quelli più esosi vengo scartati dai consumatori che se ne avvantaggiano.
Non capisco perché gridi alla vergogna: siamo sicuri che non siano state proprio le aperture di altri spazi di vendita al di fuori del loro mercato protetto che non abbia indotto le farmacie se non ad abbassare i prezzi quanto meno a non aumentarli?
Come consumatore attento sono personalmente sempre contento di poter scegliere e se le COOP non sono capaci di essere competitive non mi tengono come cliente e vado da un’altra parte senza pagare due volte. E pazienza se poi la COOP chiude. Mi sembra, perciò, di cogliere in alcune considerazioni del signor Bigotti una certa pregiudiziale ideologica: in Borsa usualmente si dice che i soldi non hanno colore. Ma forse lui non lo sa.
Cordiali saluti
Natale Saviano