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-La saga del centro storico tarquiniense aperto-chiuso al traffico, comera da immaginarsi, ha raggiunto il culmine a ferragosto quando i camperisti si sono visti dirottare in pieno centro storico per scaricare gratuitamente i loro reflui e campeggiare.
Nel 2005 infatti sono giunti ben 240.000 euro di fondi regionali DOCUP Obiettivo 2 richiesti nel 2002-2003 per linsediamento di unarea camper nel comune. Larea è stata collocata accanto alla cattedrale Duecentesca di S.Francesco, sovrapponendosi ad orti centenari e ad un antico cimitero almeno medioveale, da cui dovrebbero derivare i numerosi residui ossei ancora sparsi e ben visibili anche nelle aiuole in terra battuta dello stesso posteggio.
Larea, ad accesso gratuito, è stata invece presa dassalto dalle automobili. Daltronde, perché pagare il posteggio fuori dalle mura quando in centro il posto è gratis? Sta di fatto che, come negli scorsi anni, i camper hanno sostato e scaricato sulla spiaggia, nelle pinete, nei campi, nelle numerose aree parcheggio collocate a ridosso del centro.
Il massimo dellinefficienza è stato raggiunto con il punto di scarico dei liquami per i camper: collocato a lato dellarea sosta, dinnanzi ad esercizi commerciali, accanto alla fermata del bus navetta e che, puntualmente, non riusciva a scaricare i reflui strabordando sulla strada in barba a qualsiasi buona norma di igiene pubblica.
La vicenda però va contestualizzata poiché non si tratta di un incidente di percorso. In città manca un progetto per la tutela del centro storico. Molti palazzi mostrano fenomeni di subsidenza causati dalle vibrazioni da traffico, così come evidenziano i segni della corrosione da smog.
Manca altresì un piano della mobilità cittadina, che specificatamente incide in modo pesante sulla qualità della vita di tutta la città.
Urge, quindi, trovare una soluzione rapida ma razionale sullassetto urbanistico cittadino, che persegua processi logici, partecipati e trasparenti.
Noi proponiamo che, anzitutto, sia rapidamente predisposto e presentato ai cittadini per le dovute osservazioni il nuovo Piano Regolatore, il cui processo di adeguamento alle necessità sociali è fermo ormai da anni e senza il quale ogni intervento infrastrutturale non può che risultare disorganico o funzionale ai soli interessi privatistici. Siamo convinti che solo in questo contesto si possa avviare una corretta ed efficace predisposizione del Piano per la Mobilità cittadina strettamente connesso a quello per la Qualità dellAria, in cui debbano confluire proposte e istanze per giungere a soddisfare linteresse della collettività salvaguardando salute e territorio.
A proposito di fondi DOCUP 2003-04: che fine hanno fatto i 270.000 euro stanziati per la creazione di percorsi pedonali turistici nel centro storico?
Christiana Soccini
Verdi Tarquinia