Senza filtro
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Severo Bruno |
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- Lo Sdi ritiene che la proposta di Severo Bruno di un vertice dell'Unione sull'emergenza rifiuti vada accolta, peraltro, già alla vigilia dell'ultimo consiglio provinciale straordinario sui rifiuti, si è tenuto, convocato dal presidente Mazzoli, un vertice su tale argomento delle forze che sostengono l'attuale maggioranza di Palazzo Gentili.
Al termine di quella riunione ci si è aggiornati a settembre e l'incontro programmato potrebbe avere le caratteristiche indicate da Bruno.
Credo che l'emergenza che si profila nel Lazio e nella Tuscia vada affrontata creando il più ampio coinvolgimento delle realtà sociali, produttive e politiche rappresentative del territorio.
Abbiamo di fronte un'occasione storica per creare, con il necessario consenso, un'azione di sviluppo delle fonti energetiche alternative e rinnovabili unite a politiche di riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti.
Ottimo risultato in tal senso la recente modifica introdotta dalla Regione Lazio per ampliare le funzioni e i compiti delle province per semplificare l'autorizzazione all'installazione ed all'esercizio di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Altrettanto importante lo stanziamento di fondi dalla Regione, in accordo con le province del Lazio, per realizzare impianti che producano energia da fonti rinnovabili, come il solare termico e il fotovoltaico, nelle scuole e negli edifici pubblici.
E' bene che la società Esco Tuscia, che dovrà gestire insieme alla Provincia tali fondi, sia resa al più presto pienamente operativa con la nomina degli organi ancora mancanti.
Sull'argomento rifiuti si deve sviluppare da subito un ampio dibattito, affinché non siano le facili scappatoie da logica emergenziale a prevalere, poiché bruciare la monnezza può essere sicuramente più comodo, anche in termini di impatto sulla popolazione, che vederla crescere e debordare in discariche ormai sature.
La presa di coscienza collettiva sulla necessità di ridurre la quantità di rifiuti prodotti, di sviluppare il riutilizzo e il riciclaggio degli stessi attraverso la crescita della raccolta differenziata non diventeranno una priorità (sono infatti rimasti lettera morta o quasi nei piani regionali e provinciali e nelle linee guida) se non saremo capaci di creare una spinta dal basso verso un effettivo cambiamento.
Fino a quando tutti noi continueremo a finanziare con la bolletta dell'ENEL l'acquisto a 14 centesimi di euro per Kwh dell'energia prodotta dai rifiuti, rispetto ai 4 centesimi che vengono pagati per quella prodotta col gas, il carbone o l'olio combustibile, o a finanziare la costruzione di inceneritori di rifiuti con recupero energetico (euro 3 + IVA nella mia bolletta di questo mese) come se fosse realmente una fonte energetica rinnovabile, incuranti della procedura d'infrazione europea, non si creeranno mai le condizioni per un reale sviluppo nel nostro paese delle vere fonti energetiche rinnovabili.
Gli incentivi statali siano destinate solo a queste e i fondi e le risorse disponibili vadano alla raccolta differenziata, la quale creerebbe sicuramente più posti di lavoro degli inceneritori.
Eduardo Gugliotta
Segretario Provinciale Sdi-Rosa nel Pugno