- Approvata la legge sull'apprendistato.
All'unanimità, il Consiglio Regionale del Lazio, presieduto da Massimo Pineschi, ha approvato la legge Disposizioni in materia di formazione nell'apprendistato, su proposta di Silvia Costa (Margherita), assessore all'Istruzione, Diritto allo studio e Formazione professionale.
"Un provvedimento accolto da tutti con favore, perché permette di attivare, nella nostra Regione, forme di apprendistato rivolte all'acquisizione di competenze professionali, di diplomi o di percorsi di alta formazione nonché di utilizzare le risorse ministeriali, ferme nel Lazio dal 2002 per incapacità della Giunta regionale precedente". Così Silvia Costa ha commentato l'approvazione della legge, che era stata varata dalla Giunta il 31 marzo.
"Si tratta di una legge ampiamente concertata con le parti sociali e con le Province - spiega Silvia Costa - il cui testo tiene conto delle esigenze dei giovani e delle imprese, tutelando gli interessi di ciascuna parte.
Devo sottolineare con soddisfazione - ha proseguito l'assessore - che l'iter della legge è stato piuttosto veloce. Anche nella nostra Regione potremo così promuovere, specie in alcuni settori strategici per lo sviluppo del territorio, opportunità di lavoro regolari volte all'aumento e alla qualificazione delle competenze dei giovani dai 18 ai 29 anni. Nel frattempo, abbiamo avviato la sperimentazione della formazione in apprendistato professionalizzante nei settori del turismo, dell'edilizia e nell'alta formazione. Il bando relativo a quest'ultima iniziativa è stato prorogato al 29 settembre".
"L'apprendista - si legge nella nota dell'assessorato - sottoscrive con l'impresa un contratto a causa mista - di lavoro e di formazione - che gli consente, sotto la guida di un tutor, di ottenere una qualifica professionale, un diploma o anche una laurea e di frequentare un master di 1° o di 2° livello, realizzato attraverso le Università della Regione. Il piano formativo, messo a punto dall'impresa, è diretto ad assicurare una più efficace progettazione del percorso formativo del giovane, con la specificazione di contenuti, tempi e luoghi della formazione formale, da rinnovare ogni anno.
Le imprese del Lazio potranno finalmente assumere giovani apprendisti nella chiarezza degli strumenti normativi e finanziari, superando una troppo lunga stagione di incertezza che ha visto nel Lazio in questi anni una percentuale di apprendisti molto bassa, solo in alcuni comparti e soprattutto senza l'erogazione di formazione esterna.
Accanto alla formazione formale, viene valorizzato anche l'apprendimento non formale, organizzato per obiettivi e teso ad acquisire le complessive abilità tecnico-operative. Un piano annuale concertato nel più ampio partnerariato garantirà il raggiungimento degli obiettivi strategici condivisi con l'impiego delle risorse regionali, nazionali e comunitarie. Sono, altresì, previsti incentivi economici per le imprese per la trasformazione dei contratti di apprendistato in contratti a tempo indeterminato, con un meccanismo che premia la anticipata stabilizzazione.
"Questa legge, oltre che per i suoi contenuti fortemente innovativi, è indicativa della missione, del ruolo che la Regione dovrebbe assumere su alcune materie ancor prima che venga approvato un testo normativo. E' la 'prova provata' dei compiti precipui dell'Assemblea regionale", ha commentato Mario Di Carlo, capogruppo della Margherita alla Pisana.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito dell'assessorato www.sirio.regione.lazio.it.