Viterbo - Autovelox - Racconta all'assessore provinciale Mauro Mazzola le tue disavventure - Scrive Danilo Nizzoli Ho superato il limite di ben un chilometro 30 agosto 2006 - ore 2,30
Riceviamo e pubblichiamo -Il giorno 9 agosto 2000 alle ore 14.29, con un clima torrido, sono partito dalla cittadina industriale di Civita Castellana, completamente svuotata per le ferie.
Sulla strada SS Nepesina, nella tratta extraurbana con limite 90 km/h a 3 km circa dal centro abitato, un tratto di strada di circa un chilometro percorre il territorio del Comune di Castel S. Elia, che nulla ha a che fare con quella zona infatti la strada collega Civita e Nepi, io mi recavo al lago di Vico e in pieno rettifilo in discesa i vigili urbani di Castel S. Elia ben nascosti all'ombra di una stradina laterale mi hanno teso l'agguato.
Infatti viaggiavo alla velocità di ben 96 km/h, considerando i 5 km/h di tolleranza ho superato il limite di ben 1 km/h, (vorrei vedere andassi più forte, avevo in auto appoggiata sul sedile posteriore una culla con dentro una bambina di 2 mesi).
Dopo il mio ricorso al Giudice di Pace di Civita Castellana che all'udienza, senza la controparte fosse presente, si metteva a ridere e annullava il verbale, mi sono visto recapitare un ricorso alla Corte Suprema della Cassazione da parte del sindaco Severino Piacenti per "Violazione dell'art. 101 e 144 co. 2 del c.p.c." che recita: che la notificazione a firma dell'ufficiale giudiziario mandato dalla segreteria della Prefettura era stato notificato alla polizia municipale e non direttamente al sindaco, quindi non è stata indonea per incardinare validamente il processo. Quindi ha sbagliato la segreteria della Prefettura. Ma io che centro?
Dopo che mi sono dilungato sulla premessa, volevo concludere chiedendo, che oltre ad essere stato vittima di un agguato per fare cassa, infatti una strada al di fuori di ogni itinerario turistico, anche la beffa della Cassazione da parte di un sindaco che non sa come sperperare i soldi dei poveri contribuenti, pagando parcelle ad un cassazionista.