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Vittorio Pugliesi
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- AAA segretario cercasi.
Congresso in vista, la Margherita è a caccia di una nuova guida a livello provinciale e nel partito gli animi si scaldano, tra chi coltiva il sogno e chi invece, se lo vede appassire.
Dando per scontata la non ricandidatura di Marcello Mariani, impegnato a tempo pieno al centro merci di Orte, i petali da sfogliare sono diversi da qui a ottobre. A partire dall’amico nemico Angelo Allegrini, che però, qualcuno insinua sia stato “mollato” da Giuseppe Fioroni. E se non rientra più nelle grazie del ministro, arrivare alla segreteria non è facile.
Ci sarebbe poi, Vittorio Pugliesi, ex assessore provinciale, uomo d’esperienza, con un nutrito gruppo di margheriti pronti a sostenerlo.
Quindi, il sindaco di Soriano Domenico Tarantino, mentre accarezza l’idea anche Angelo Cappelli.
Dal cilindro dei papabili, è uscito anche il nome di Stefano Bonori, sindaco di Bomarzo, persona stimata. Peccato che abbia smentito. Un altro outsider potrebbe essere Francesco Ciprini, di belle speranze, forse troppo giovane, a meno che la Margherita non voglia seguire l’esempio dei Ds con la nomina del baby segretario Egidi.
Le forze all’interno del partito, vedono Angelo Allegrini in ribasso, anche se, almeno ad oggi può contare sull’appoggio di Aldo Fabbrini. Dicono le malelingue, che il consigliere comunale voglia in questo modo mostrare, una volta tanto, la propria autonomia rispetto alle posizioni del lìder maximo Fioroni. Sarà…
Dal canto suo, Allegrini, per guadagnare posizioni, starebbe facendo pressione su Severo Bruno, affinché aderisca alla Margherita. Da statuto, infatti, il 10% dei quadri del partito va alle liste civiche, percentuale che oggi detiene in toto Ugo Gigli, che può contare anche su un buon numero d’amici di fede Dc. Se entrasse Bruno, il suo “potere” si dimezzerebbe per la parte dipendente dallo statuto. Sempre che l’avvocato accetti.
Il segretario uscente Mariani, invece, godrebbe dell’appoggio di un buon 10% degli iscritti. Più o meno. Una percentuale che gli consentirebbe d’essere l’ago della bilancia. Anche se, i bene informati scommettono sul fatto che attenderà di sentire cosa dice il ministro.
E proprio qui sta la parte più consistente. La palude della Margherita è quella che farà la differenza e che si allineerà alle scelte di Fioroni.
La parola di un ministro, varrà pure qualcosa. Se è vero che la Margherita è passata nel giro di due anni, da ottocento a 2mila 500 iscritti. In pratica si sono triplicati e la crescita più forte c’è stata proprio da quando Peppe o come tutti lo chiamano ormai, Beppe, è salito al dicastero della Pubblica istruzione.