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Michele Bonatesta
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- “Ciò che sta avvenendo a ridosso delle mura di Viterbo è colpa di Fioroni? Ci sembra un motivo in più per intervenire, quanto meno da parte di Alleanza Nazionale, ripristinando la priorità dell’interesse pubblico rispetto a quello privato”.
Inizia così la replica del presidente di “Insieme per il territorio” Michele Bonatesta alla nota del gruppo consiliare di An che si tira fuori dalla “querelle” richiamando delibere del consiglio comunale del 1990 e del 1993 che sarebbero all’origine di quanto si sta facendo oggi, Fioroni sindaco di quel periodo.
“Non si può non rimanere perplessi commenta Bonatesta di fronte ai “chiarimenti” forniti dal gruppo consiliare di Alleanza nazionale in merito alle responsabilità per i lavori che si stanno effettuando a ridosso di Porta Murata.
Prendendo per buona (e non abbiamo motivo di fare il contrario) la tesi di Federici e C. che libererebbe da responsabilità per questa sciagurata scelta l’attuale amministrazione, Alleanza nazionale (come da noi più volte richiesto) dovrebbe chiarire se, oggi, è d’accordo anche nel merito della trasformazione urbanistica che si intende dare a quella zona.
Non solo. Il fatto che la responsabilità di quella scelta ricada su altri e in altri tempi, non libera sicuramente gli attuali amministratori dalla responsabilità di attuare ( a distanza di oltre dieci anni) un progetto che non va nell’interesse della città, che non ne tutela il patrimonio, che offende la cultura di un territorio e dei suoi abitanti. Le amministrazioni incalza l’ex parlamentare viterbese non si alternano, periodicamente, proprio perché qualcuno si impegna a cambiare le scelte sbagliate (se ve ne sono) dei predecessori?
E poi. Una cosa che poteva andare bene in base alle scelte di crescita urbanistica della città, non può diventare sbagliata nel momento in cui si decide di cambiare il modello di crescita del territorio? Se oggi Gabbianelli, a differenza di Fioroni, decide di valorizzare le mura castellane (valorizzazione che, ci piace ricordarlo, oggi è possibile anche grazie al finanziamento fatto avere dal sottoscritto quando era senatore utilizzando una legge dello Stato) come fa a fare propria una scelta che va sicuramente in senso opposto?
Cosa importa se esistono due delibere del 1990 e 1993 se oggi non si dovesse essere d’accordo sul loro contenuto? Perché, allora, non ci ricordiamo che per la Valle di Faul fu fatto addirittura un “Concorso di idee” a livello nazionale, per il quale furono spese decine di milioni dei contribuenti viterbesi, e non realizziamo oggi il progetto vincitore anziché andare “a braccio” (come si sta facendo) con interventi che forse non tengono conto di quello che dovrà essere il ruolo di Valle di Faul nello sviluppo del capoluogo?
A meno che - conclude Bonatesta non si voglia ipotizzare una qualche intesa bipartisan tra la Margherita ed Alleanza nazionale (come avvenuto in un passato nemmeno tanto remoto), su specifici provvedimenti, a sostegno di una maggioranza di centrodestra che non sembra avere quella coesione in grado da evitare occasionali “inciuci” con il centrosinistra. E questo il motivo per cui nessun consigliere comunale della Margherita è intervenuto, sino a questo momento, pro o contro i lavori a Porta Murata? E, giacché ci siamo, ci sia permessa un’ultima domanda: il gruppo consiliare di Alleanza nazionale, parla anche a nome della Federazione provinciale, del circolo territoriale e di quello ambientale? A giudicare dal silenzio di questi ultimi, si dovrebbe pensare di sì”.