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L'assessore Trapè
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- “La Provincia di Viterbo ancora una volta si è dimostrata estremamente attenta alle istanze dei cacciatori”. Così l’assessore alla Caccia Mario Trapè commenta la riunione tenutasi ieri mattina a Palazzo Gentili con le associazioni venatorie, per discutere delle problematiche avanzate in merito al decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 4 agosto. Al termine dell’incontro è stato stilato un documento unitario inviato alla volta dei ministeri competenti e della Regione Lazio.
“Abbiamo apertamente affrontato le questioni poste alla nostra attenzione, in un dialogo ampio e costruttivo ha continuato Trapè in base al quale abbiamo poi redatto e sottoscritto una serie di istanze con cui suggeriamo ai ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura come, a nostro avviso, il disegno di legge può essere migliorato”.
Dopo le iniziali polemiche, l’assessore sottolinea come il clima si sia rasserenato. “Le richieste che domani i cacciatori faranno durante la manifestazione sotto Palazzo Chigi, sono tutte contenute nel testo che invieremo questa mattina all’attenzione dei ministri Alfoso Pecoraro Scanio e Paolo De Castro, per offrire il nostro contributo affinché la stagione venatoria si svolga nel migliore dei modi e nel rispetto di tutti. E i cacciatori hanno dimostrato di apprezzare l’azione della Provincia che si è sempre manifestata disponibile al dialogo”.
Per quanto riguarda poi la preapertura del 3 settembre, durante la quale non sarà possibile cacciare all’interno delle zone a protezione speciale, l’assessore specifica che “abbiamo iniziato una campagna informativa a tappeto per portare a conoscenza dei cacciatori le delimitazioni delle Zps. In tal senso sono state pubblicate sul sito internet della provincia www.provincia.vt.it le cartografie, distribuite anche a tutte le associazioni venatorie affinché le consegnino agli iscritti”.
Trapè sottolinea infine che quella della polizia provinciale in occasione della preapertura non sarà un’azione punitiva. “I nostri uomini ha concluso faranno attività di prevenzione, avvertendo i cacciatori nel caso in cui dovessero sconfinare all’interno delle Zps. Una linea d’azione che abbiamo ribadito anche durante la riunione con tutti gli organi di vigilanza, comprese la Guardia forestale e i volontari delle associazioni venatorie”.