Riceviamo e pubblichiamo la lettera a Gianfranco Fini con cui il senatore Bonatesta si dimesso da presidente di An.
- Caro Gianfranco,
con la presente ti comunico le mie dimissioni, con effetto immediato, da presidente provinciale di Viterbo di Alleanza Nazionale precisando che le stesse sono da intendersi irrevocabili.
Sono le ore 15 del 10 aprile 2006.
In questo preciso istante si stanno chiudendo le urne e la scelta del momento per dimettermi è chiaramente tesa a non permettere strumentalizzazioni di alcun genere da parte di chicchessia.
Non l’ho fatto prima per non turbare il clima pre elettorale ma lo faccio a risultati oramai certi per evitare polemiche post elettorali, qualunque sarà il responso delle urne.
Tu sai perfettamente che era mia intenzione (te lo avevo comunicato ufficialmente quando ci siamo parlati in Senato) non ripresentarmi candidato in occasione del congresso che, si dice, dovrebbe esserci quest’anno e quindi mi sembra giusto che, chi intenderà prendere il mio posto, possa farlo con una federazione libera da condizionamenti di qualsiasi genere o da presenze “ingombranti”.
Ti consegno un partito, dal punto di vista elettorale, in piena salute se è vero che, come dimostrano i numeri, nei tre anni di mia presidenza Alleanza nazionale a Viterbo e provincia è cresciuta in maniera esponenziale, nonostante le continue faide interne, confermando un aumento di voti in percentuale in tutte le consultazioni elettorali.
Basta pensare a come il partito ha tenuto, nelle ultime regionali, a fronte dei 7 punti della Lista Storace, o all’en plein delle Europee per le quali ci hai anche mandato una lettera di elogio o alle Provinciali dove, nonostante la sconfitta della Cdl, Alleanza nazionale è aumentata di 1 punto percentuale rispetto alle precedenti.
Di questo ritengo di dover ringraziare tutti gli amici della giunta, i presidenti di circolo, quanti in un modo o nell’altro hanno avuto incarichi di responsabilità all’interno del partito dato che, senza il loro impegno ed il contributo delle loro professionalità, nulla avrei potuto fare io da solo, in una situazione di continuo tentativo di delegittimazione della federazione e del suo operato da parte di ben noti elementi locali, supportati da ben noti “padrini” nazionali, noti anche a te per altri motivi.
Ovviamente rimango a tua disposizione se riterrai che in Alleanza nazionale possa e debba ancora esserci un ruolo per il sottoscritto, dopo 30 anni di militanza continuativa, trasparente e pulita al servizio tuo e del partito, senza mai avere abbandonato (a differenza di altri) né te né il partito.
Se così non dovesse essere, ferma restando la mia personale disponibilità nei tuoi confronti, ritengo di non poter tradire 40 anni di impegno politico sul territorio (30, come già detto, a vario livello istituzionale sempre sotto le tue insegne), a favore dei viterbesi, per cui tornerò a pormi al loro servizio “se”, “come” e “fino a quando” mi riterranno in grado di tutelare i loro legittimi interessi, contro le lobbyes, contro i comitati di affari, contro i gruppi di potere (a qualsiasi parte politica possano appartenere), valorizzando la meritocrazia, dando spazio e fiducia ai giovani che meritano, facendo tesoro dell’esperienza degli anziani, facendo affidamento sulle donne che per affermarsi, perdonami, non hanno bisogno delle… “quote rosa”.
Un caro saluto
Senatore Michele Bonatesta